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I gruppi di minoranza sul tema della gestione dei Servizi sociali denunciano poca trasparenza e incertezza per utenti e lavoratori

Un fallimento gestionale targato “Giannetti - Norcia”

La Redazione
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Il 9 maggio scorso si è tenuto il Consiglio Comunale straordinario di richiesta di un quinto dei consiglieri di minoranza per discutere due questioni cruciali :

  • Gli impatti della nuova governance dei servizi sociali sul Comune di Terracina, sulle fasce di popolazione interessate ed i lavoratori. 
  • Gli indirizzi politici da conferire all’Azienda Speciale Terracina (AST), come previsto dallo stesso statuto della stessa secondo un percorso di condizione e ascolto.

Purtroppo, l’Amministrazione non ha colto il senso e l’importanza della richiesta ed ha scelto di percorrere la via della menzogna, evitando di fornire risposte puntuali e approfondite.

Alle richieste poste all’ordine del giorno, non ha fatto seguito nessuna risposta chiara, non una parola sui dipendenti dell’Azienda Speciale, sul futuro della stessa, sulla sua trasformazione o sulle reali conseguenze  dell’adesione al consorzio per la gestione associata dei servizi sociali con gli altri Comuni del Distretto.

Una chiusura totale da parte dell’amministrazione che lascia spazio solo a preoccupazioni e interrogativi, tanto per gli utenti quanto per gli operatori ed i lavoratori dell’Azienda Speciale, lasciati in una preoccupante incertezza sul loro futuro.

Nonostante il tentativo dell’assessore Norcia che dichiara che “nulla cambierà” è  evidente a tutti che ci troviamo di fronte a un profondo e strutturale cambiamento.

Delle due l’una: o l’Amministrazione non ha chiara la portata del processo in atto, o cerca scientemente di non condividerne i contenuti con il Consiglio comunale, i lavoratori, gli utenti e la città tutta.

Questo è  inaccettabile, tanto quanto la richiesta di “collaborazione”, dopo che da due anni di proposte ne sono state avanzate molteplici ma nessuna è mai stata presa in considerazione.

L’Amministrazione “GIANNETTI” continua a  dimostrarsi impreparata a governare processi strategici, soprattutto su temi delicati come LE POLITICHE SOCIALI, chiede “ proposte“, ma l’unica soluzione a questo disastro amministrativo sarebbero le dimissioni in blocco di tutta la maggioranza.

Le forze di minoranza unite, chiedono che si torni a discutere seriamente nella commissioni competenti, con atti pubblici e trasparenti, del futuro dei servizi sociali a Terracina, delineando un percorso chiaro che coinvolga i lavoratori e le parti sociali, prima di mettere mano allo Statuto e al Contratto di servizio. 

Che venga effettuata una ricognizione dei servizi in essere e verificata  la compatibilità tra Azienda e Consorzio e, nel caso, si definisca chiaramente la riorganizzazione dei servizi tra Consorzio e Azienda valutandone l'impatto sull'Ente in termini di costi.

Tutti hanno diritto alla verità, la maggioranza faccia la sua parte, noi sapremo dare il nostro contributo.

I gruppi consiliari

Partito democratico.
Europa verde, 
Sinistra italiana. 
Progetto Terracina.

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