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Europa verde delusa per l'ok alla Roma-Latina, idea vecchia di sviluppo

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“Apprendiamo con delusione e sconcerto dell'approvazione del project review per la realizzazione dell'autostrada Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone". Cosi' in una nota Nando Bonessio, co-portavoce dei Verdi del Lazio, e Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa verde Terracina. "La revisione dell'infrastruttura non ha tenuto conto delle osservazioni, da noi fortemente sostenute, trasmesse dai territori e dai Comitati cittadini sulla necessita' di rivedere il progetto eliminando l’autostrada a pedaggio, inserendo un'alternativa per il trasporto pendolare e mettendo in sicurezza la Strada Statale SS 148 Pontina. Una serie di accorgimenti prioritari e urgenti da noi piu' volte sollecitati e che, a quanto pare, non e' stato utile ascoltare. A questo si aggiunge che i dati allegati al project review, - proseguono, - confermano quanto da noi contestato sia in merito al consumo di suolo che sui costi dell'opera i quali verranno riversati su famiglie e pendolari attraverso i pedaggi".

"Ancora una volta, un governo e una Regione che solo a parole manifestano il proprio impegno nella rivoluzione green come mezzo per uscire dalla grave crisi sanitaria ed economica nella quale il Covid-19 ha catapultato il Paese", continua Europa verde nella nota. "Mentre poi agiscono come istituzione del cemento e del consumo di suolo. Il bilancio complessivo della revisione progettuale rimane infatti negativo, con la sua reiterata devastazione ambientale e sociale, con il pedaggio sull'autostrada Roma-Latina di inutilita' certa, visto che il traffico d'ingresso alla Capitale e' destinato ad aumentare e le file interminabili continueranno ad ingabbiare i quotidiani pendolari. Non solo, l'impatto del viadotto tra Tor de Cenci e A91 (aut. Roma-Fiumicino) sara' devastante e produrra' livelli altissimi di nocivita' per inquinamento atmosferico e acustico, per non parlare degli espropri delle abitazioni, delle attivita' commerciali e dei terreni agricoli".

"Avevamo proposto, insieme ai Comitati, di spostare gli investimenti sulla messa in sicurezza di tutta la via Pontina fino a Terracina, sulla promozione di una moderna mobilita' intermodale, ispirata all'economia circolare e sostenibile nonche' alla riduzione del flusso veicolare, puntando sul trasporto pubblico locale non inquinante con corsie dedicate e su un trasporto extraurbano su ferro con una linea di metropolitana leggera che potesse servire anche i comuni di Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo attualmente in difficolta' vista l'indisponibilita' del collegamento ferroviario Terracina-Priverno Fossanova. Gli ambientalisti non si oppongono alle infrastrutture di cui questo Paese ha bisogno, a patto che siano veramente utili ed ecosostenibili. Dobbiamo constatare, invece, - concludono Bonessio e Subiaco, - l'ineluttabilita' ed il perdurare di un'idea di sviluppo ancorata al secolo scorso e ancora ispirata alle grandi opere autostradali a danno dell'ambiente e a debito delle future generazioni. Un'idea vecchia che tiene assieme, in nome della finta utilita' e strategicita', un intero sistema politico, un'intera classe dirigente, impreparata, culturalmente arretrata e priva di idee e di progetti davvero innovativi per uno sviluppo moderno della nostra provincia e della nostra Regione. Per tutti questi motivi, saremo sempre a fianco dei cittadini in tutte le azioni organizzate per tentare di scongiurare in questa forma la realizzazione di questa ennesima grande opera inutile".

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