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La giunta di Terracina delibera lo spostamento di alcuni Uffici Comunali all'ex Tribunale

Procaccini: “Puntiamo a migliorare i servizi per cittadini, i luoghi di lavoro per i dipendenti e, nello stesso tempo, a valorizzare gli spazi liberati”

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La giunta comunale di Terracina ha oggi deliberato lo spostamento degli Uffici Comunali che verranno ospitati presso la struttura dell'ex Tribunale. Un provvedimento atteso che ha oggi trovato concretizzazione con l'atto deliberativo. Gli uffici destinatari della nuova allocazione sono il Servizio Anagrafe e Statistica, Stato Civile, Elettorale, Toponomastica, i servizi del Dipartimento Finanziario quali IMU-TASI, TARI, Entrate Extratributarie, Economato, Bilancio e Ragioneria, Retribuzioni, quindi il Provveditorato e il Personale. Nella stessa deliberazione si è stabilito di mantenere il servizio Anagrafe presso la sede di Borgo Hermada e di trasferire gli uffici del Giudice di Pace dal piano terra al primo piano dello stesso immobile. In seguito verrà determinato l'utilizzo degli immobili liberati dai trasferimenti descritti. Il sindaco Procaccini afferma che “finalmente siamo in grado di dare seguito a quella razionalizzazione degli spazi a cui aspiravamo da tempo per sfruttare al meglio le risorse, erogare un servizio efficiente ai cittadini e consegnare al personale locali più confortevoli. Il passaggio successivo sarà valorizzare gli immobili recuperati, alcuni dei quali anche di pregio storico, e fornire alla città nuove e più numerose possibilità”. A margine della riunione di giunta, l'assessore al Bilancio Zomparelli ha voluto esprimere la propria soddisfazione per la notizia di fine anno relativa al recupero dell'evasione ed elusione di canoni e tributi comunali:

Colgo l'occasione per ringraziare il Dipartimento Finanziario per il grande lavoro svolto in collaborazione con la società incaricata Ica. L'avvio dell'azione di notifica e recupero di circa 5 milioni e 200 mila euro (IMU, TASI, TARI 2011-2013) nel 2017, rappresentano accertamenti per entrate ben superiori a quanto preventivato, a testimonianza della scrupolosità con cui si è proceduti, incrociando dati e situazioni e rendendo giustizia a chi ha sempre pagato onestamente. Si tratta di risorse preziose, illecitamente sottratte alle casse comunali in quel momento fortemente provate da un dissesto del cui impatto ancora subiamo gli effetti e del quale, forse, non si ha ancora piena contezza. Solo chi ha guardato in faccia quei numeri può pienamente comprendere.

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