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Diventare allenatore di pallavolo: come fare e da dove iniziare?

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La pallavolo è uno sport diffuso e apprezzato in tutta Italia, praticato a livello scolastico, amatoriale e professionale.

Chi desidera trasformare la propria passione in una professione può valutare la possibilità di diventare allenatore. Ma qual è il percorso da seguire? E quali competenze servono per allenare una squadra?

Ecco una guida per capire come iniziare, quali certificazioni ottenere e quali aspetti considerare, inclusi quelli fiscali.

Da appassionato a professionista: il primo passo

Per allenare nel mondo della pallavolo è necessario seguire un percorso riconosciuto dalla Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV).

Non basta avere esperienza come giocatore o conoscenze tecniche: servono anche corsi ufficiali. Il primo livello di formazione è quello di Allievo Allenatore, il punto di partenza per chi vuole allenare squadre giovanili o dilettantistiche.

Questi corsi vengono organizzati dai comitati regionali FIPAV e prevedono lezioni teoriche e pratiche, con esame finale.

I diversi livelli di abilitazione

Il percorso da allenatore di pallavolo si sviluppa su più livelli:

Allievo Allenatore: Il corso base, aperto a chi ha almeno 18 anni. Permette di allenare nei settori giovanili.

Allenatore di Primo Grado: Abilita ad allenare squadre giovanili e categorie inferiori nei campionati regionali.

Allenatore di Secondo Grado: Consente di guidare squadre anche in Serie B e di essere primo allenatore in categorie più competitive.

Allenatore di Terzo Grado: È il livello più alto, richiesto per allenare squadre di Serie A o professionistiche.

Ogni livello prevede un corso specifico, un esame e spesso un periodo di tirocinio.

Le competenze richieste

Un buon allenatore di pallavolo non si limita a conoscere le tecniche del gioco.

Deve possedere capacità di comunicazione, gestione del gruppo, conoscenze di preparazione atletica e nozioni di psicologia dello sport. Saper adattare il metodo di allenamento all’età e al livello della squadra è fondamentale.

Inoltre, è utile saper collaborare con preparatori atletici, fisioterapisti e dirigenti.

Dove allenare: opportunità e contesti

Una volta ottenuto il tesserino FIPAV, si può iniziare ad allenare in diversi contesti:

  • Società sportive dilettantistiche

     
  • Scuole e centri estivi

     
  • Club professionistici (con livelli più alti di abilitazione)

     
  • Progetti federali o scolastici

     

Spesso si parte come secondo allenatore o assistente per acquisire esperienza.

Col tempo, si può ambire a ruoli più importanti, anche con incarichi federali o da selezionatore.

Quanto guadagna un allenatore di pallavolo?

I compensi possono variare molto in base al livello e alla categoria.

A livello dilettantistico si parla di collaborazioni sportive con compensi che vanno dai 300 ai 1.500 euro al mese.

Nelle categorie professionistiche, i guadagni possono salire fino a diverse migliaia di euro mensili.

Tuttavia, per molti allenatori, soprattutto nelle fasi iniziali, si tratta di un’attività svolta in parallelo ad altri lavori.

Allenare e aprire Partita IVA: cosa sapere

Chi lavora come allenatore in modo continuativo deve regolarizzare la propria posizione fiscale.

Nel caso di attività saltuarie, è possibile rientrare nelle prestazioni sportive dilettantistiche (esenti da IVA e ritenuta fino a una certa soglia).

Se invece si percepiscono compensi superiori o si lavora con continuità, è necessario aprire una Partita IVA.

Il regime forfettario è una delle soluzioni più comuni per chi svolge attività sportiva come libero professionista. Offre vantaggi come la tassazione ridotta e la semplificazione degli obblighi contabili.

Per chi non ha familiarità con questi aspetti, servizi come Fiscozen aiutano a gestire la Partita IVA in modo semplice e senza errori. Offrono supporto sia per l’apertura che per la gestione fiscale e contributiva dell’attività.

Aggiornarsi costantemente

Anche dopo aver ottenuto le abilitazioni, è importante continuare a formarsi.

La FIPAV organizza corsi di aggiornamento periodici obbligatori per mantenere valida la propria qualifica.

Inoltre, partecipare a seminari, workshop e confrontarsi con altri allenatori permette di migliorare il proprio approccio e ampliare le competenze.

Diventare allenatore di pallavolo richiede studio, passione e una buona dose di esperienza pratica. È un percorso regolato, con tappe precise, ma anche ricco di opportunità in ambito sportivo, educativo e professionale.

Chi sceglie questa strada può trasformare l’amore per lo sport in un lavoro gratificante, anche con prospettive di crescita. L’importante è iniziare con i giusti strumenti, formarsi con serietà e non trascurare gli aspetti burocratici come la Partita IVA.

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