È più antica Roma o Terracina? Fate questa domanda a qualsiasi terracinese e vi risponderà che la sua bella città incastonata tra il mare e i monti è molto più antica di Roma. Capire quando è sorta realmente la città alta, la vecchia Anxur, non è così semplice. Quel che è certo è che sì, Terracina è davvero molto antica e, in fatto di età , non ha niente da invidiare alla capitale dell'impero.
I primi abitanti del territorio all'ombra di Monte Sant'Angelo furono gli uomini primitivi che proprio alle pendici dell'imponente cima avevano il loro rifugio di caccia. Ma il primo vero e proprio insediamento fu quello realizzato nella vallata che si stende a nord della moderna città , la Valle, dalle popolazioni volsche che dalle colline ciociare venivano a svernare in riva al mare.
Tra il VI e V secolo a.C. i volsci fondarono il primo nucleo della città fortificata sul colle per proteggersi dall'avanzata degli eserciti romani. Avanzata bloccata per molti anni, ma tanto impetuosa da travolgere anche le difese volsche, che infine, nel 406 a.C., vennero sconfitti.
Terracina divenne romana, assumendo così alcune delle sue caratteristiche salienti e trasformandosi in un centro di vitale importanza per i traffici commerciali dell'epoca. La famosa via Appia, ancora oggi visibile in alcuni tratti, la attraversava da nord verso sud, mentre il suo porto era tra i più trafficati. Intanto la città cresceva, arricchendosi n età sillana (I secolo a.C.) di nuove e più larghe mura, nuovi quartieri residenziali, un ampio foro, un teatro e numerosi templi. Ma non bastava. In età imperiale, Terracina prese a espandersi anche nella parte bassa, sfidando i terreni paludosi e fregiandosi di nuove ville, un secondo foro e di un porto ancora più grande, voluto dall'imperatore Traiano.
Ma il medioevo giunse anche per Terracina. Spaventati dalle invasioni barbariche, gli abitanti della città si ritirarono nella cinta muraria più antica, abbandonando la parte bassa e diminuendo drasticamente di numero. Per tutto il medioevo sorsero nuove case sulla città vecchia, che cambiò del tutto aspetto. I templi vennero abbandonati o si trasformarono in chiese cristiane, mentre sotto la collina tornò a dominare la palude. Tra lotte di potere, l'elezione di un papa e gli intrighi dello Stato Pontificio, Terracina giunse all'età moderna e dopo un periodo di grande calo demografico, venne riscoperta da papa Pio VI, che la scelse come quartier generale per i lavori di bonificazione delle paludi pontine. Terracina si riempì di nuovi abitanti provenienti dalla Ciociaria e dalla Campania e riprese a crescere sfidando le febbre malariche e le difficoltà di una città di frontiera. Venne attraversata dagli eserciti napoleonici, resistette ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e continuò a crescere. Intanto, le sue torri, le sue chiese, i resti della grandezza romana resistevano al tempo, donandole l'aspetto di un grande museo a cielo aperto che ogni giorno rivela qualche segreto o qualche tesoro sepolto.