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Gestione del Palazzetto dello Sport, il consigliere Stefano Alla risponde al Pd

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Devo ammettere che solitamente sono restio a partecipare alle polemiche politiche ma, considerato quanto ho letto in merito all’interrogazione presentata dal PD per l’uso del Palazzetto dello Sport, ritengo doveroso esprimere il mio pensiero. Lo faccio perché sono un consigliere comunale, perché ho partecipato alla stesura di questo testo incriminato, perché sono un ex atleta, un ex allenatore ed oggi il papà di un atleta che fa basket, ma soprattutto perché sono un uomo di sport. Ho avuto l’opportunità di giocare a pallavolo nelle serie maggiori, di allenare e vincere titoli giovanili, ed oggi seguo mio figlio perché amo lo sport, lo respiro, lo ritengo di fondamentale importanza per la formazione delle nuove generazioni.

L’amministrazione comunale appena insediatasi ed in vista della riapertura del Palazzetto dello Sport, ha ritenuto opportuno redigere un documento che permettesse di avere delle linee guida per l’assegnazione delle ore. Questa attività svolta non significa che l’amministrazione non intende volgere il suo sguardo sull’uso delle palestre comunali, anzi è perfettamente il contrario, è vero però che per analizzare tutte le situazioni ed in considerazione dei diversi fattori che vanno tenuti in considerazione, come i presidi e quant’altro, si è deciso di lavorare inizialmente sul Palazzetto per poi procedere anche ad una valutazione generale di tutto il resto.

Attendere per fare una valutazione complessiva della situazione avrebbe significato riaprire il palazzetto assegnando le ore con le precedenti modalità dove le società litigavano fra di loro per strappare un’ora in più e là dove non si trovava nessun tipo di accordo si procedeva con il sorteggio attraverso la monetina.

Per questo motivo si è proceduto all’elaborazione di un criterio che stabilisce delle linee guida che non pregiudica niente e nessuno tanto è vero che tutte le società alla fine hanno avuto più o meno quanto richiesto. Il criterio di assegnazione elaborato è stato utilizzato principalmente là dove più società chiedevano lo stesso orario nello stesso giorno ebbene invece di usare la monetina è stato usato il testo adottato dall’amministrazione.

Per entrare più nel merito della questione c’è da dire che l’interesse dell’amministrazione è che le società abbiano maggiore attenzione sui ragazzi e ragazze terracinesi, fa piacere a tutti avere delle squadre che militano nelle serie superiori ma quante stelle comete abbiamo visto in questa città? Quante società hanno pensato in modo prevalente alle serie superiori tenendo in scarsa considerazione i settori giovanili e poi arrivati al punto di non ritorno hanno chiuso i battenti spesso e volentieri lasciandosi dietro anche debiti nei confronti dell’amministrazione stessa? Quante volte le squadre minori sono state affidate a giovani di buona volontà ma che non avevano nessuna competenza?

Quest’amministrazione attraverso l’elaborato proposto ha tenuto a comunicare alle società che il suo desiderio principale è vedere uno sviluppo dei settori giovanili, un attenzione particolare ai giovani terracinesi anche perché una società che riesce a curare bene il settore giovanile e fa crescere bene gli elementi migliori potrà arrivare a competere anche nelle serie superiori con atleti terracinesi. Nel mondo dello sport ci sono molte società che sono un esempio in questo riuscendo a giocare ai massimi livelli grazie ad un settore giovanile eccellente, un esempio per tutti è la famosa Cantera del Barcellona che oggi tutti vogliono imitare.

Per questo motivo nella stesura dell’elaborato è stato deciso di dare un punteggio importante per il numero di atleti che una società ha perché significa che lavora bene sul territorio offrendo ai giovani terracinesi la possibilità di praticare sport e farlo nel migliore dei modi.

Qui passiamo al secondo punto che viene contestato: l’importanza data agli allenatori. Io mi pongo una domanda: una famiglia fa dei sacrifici per pagare la retta mensile al figlio o alla figlia per potergli far fare sport, questa famiglia ha il diritto di sapere se il figlio/figlia viene allenato da una persona preparata per quel tipo di attività? È giusto o no? Il settore giovanile deve essere sempre visto come un salvadanaio dal quale attingere per finanziare le squadre maggiori? Un genitore che paga la retta mensile lascia il proprio bambino o bambina nelle mani dell’allenatore e torna al lavoro, ai suoi impegni ha il diritto o no di sapere che lo ha lasciato in buone mani?

Un tecnico che viene messo ad allenare dei ragazzini deve avere o meno le conoscenze psico motorie basilari? Deve avere o no le giuste competenze per sviluppare la mobilità articolare di un ragazzino senza creare danni all’articolazione stessa? Deve avere o no, un allenatore le giuste conoscenze per insegnare gli schemi motori di base e la capacità di stimolare i diversi sistemi percettivi? Un allenatore deve avere o meno la capacità di relazionarsi con i ragazzini riuscendo a stimolare quelli più timidi e che hanno difficoltà di inserimento, riuscendo, al tempo stesso, a tenere a freno quelli più esuberanti?

Non dimentichiamo che insegnare è più difficile che imparare, perché chi insegna deve possedere una quantità maggiore di conoscenza, che deve in ogni momento avere a disposizione. Ecco il motivo per il quale quest’amministrazione ha ritenuto opportuno tenere maggiormente in considerazione le società che decidono di affidarsi ad allenatori qualificati anche se queste attività non vengono svolte totalmente all’interno del Palazzetto dello Sport. Infatti, il criterio che è stato adottato tiene in considerazione quasi tutta l’attività svolta da una società ma prendere in considerazione un punto piuttosto che un altro è deleterio perché non tiene conto di tutto il resto.

Certo può essere preso in considerazione anche il merito di chi vince una campionato dandogli un punteggio che va tolto a chi poi perde il campionato e retrocede, questo può essere tranquillamente fatto senza però creare tutto questa confusione attorno ad un testo che nella sostanza non ha creato chissà quali oltraggi, e qui arrivano le mie domande:

Perché la Volley sarebbe stata danneggiata se poi ha avuto le ore che ha chiesto? Gli addetti ai lavori non sanno forse che per la stessa società è stato avuto un occhio di riguardo visto che uno dei punti del regolamento non era stato ottemperato? Cosa che probabilmente verrà chiarita meglio in Consiglio Comunale. Il Consigliere Di Tommaso non era forse presente quando nella prima Commissione è stato discusso il testo, anche se non era dovuto perché era un atto di giunta? Al momento in cui il testo è stato redatto cercando la collaborazioni di tutti, il consigliere Di Tommaso non ricordo si sia profuso in proteste o richieste di chiarimento durante la discussione dei vari punti presenti nel testo, eppure oggi presenta un’interrogazione al Sindaco?

Mi pongo delle domande sapendo anche che tutto è opinabile se tutti vedessimo le cose dalla stessa prospettiva nel mondo non ci sarebbero le guerra, la fame ecc. ma così non è e dunque vediamo le cose in modo diverso e va bene anche questo ma da qui a parlare di un testo che introduce criteri soggettivi e assurdi oltre che incomprensibili, bè la risposta non può essere che unica l’amministrazione ha il compito di amministrare l’opposizione ha dichiarato di cercare la collaborazione ed invece preferisce gridare al lupo, al lupo. Ne prendiamo atto.

Consigliere Comunale   - Lista Procaccini  - Stefano ALLA

 

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