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Emergenza abitativa in città, il Dipartimento Politiche Sociali stanzia circa 23 mila euro per liberare 4 appartamenti

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La determina del 22 novembre scorso (n.1227) a firma del dirigente del Dipartimento politiche sociali, impegna la somma di 22.869,24 euro finalizzata alle procedure di sfratto e per l’eventuale risarcimento dei danni derivati dall’applicazione dei contratti di locazione immobiliare di fatto ancora in essere tra privati cittadini e il Comune di Terracina.

La vicenda affonda le radici sin dall’anno 1997, quando l’allora amministrazione comunale decise di acquisire in locazione alcuni immobili attingendo dal mercato privato per fronteggiare le esigenze abitative determinate dalla mancanza di alloggi di edilizia economica e popolare.

Alloggi poi affidati - con carattere provvisorio - a soggetti in condizione di bisogno.

Una deliberazione consiliare (n.162 del 20/12/2007) aveva approvato in seguito un indirizzo in forza al quale l’Ente non poteva più stipulare simili contratti di locazione perché in stato d’insolvenza.

Per bloccare definitivamente l’indirizzo amministrativo posto in atto dal 1997 giunse il 25 febbraio 2016 la delibera del commissario Ocello (n.26) che conferiva alla vicenda un deciso stop, prevedendo tra l’altro l’allontanamento dei soggetti abusivamente occupanti gli alloggi.

A oggi, però, quattro immobili di quelli affittati dal Comune non sono ancora liberi da persone e cose nonostante gli atti emessi dagli uffici dell’Ente per la liberazione degli stessi e la riconsegna ai legittimi proprietari.

Da qui il provvedimento del dirigente Giampiero Negossi di impegnare la somma di 22.869,24 euro per l’anno 2016.

Importo utile per coprire i costi degli sfratti, il pagamento delle spettanze ai proprietari degli immobili, le spese condominiali e l’eventuale risarcimento per i danni procurati dagli occupanti.

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