La Fondazione Iannotta organizza, in collaborazione con il Comune di Terracina e il Terracina Calcio, il 3° Memorial “ Silvio Bonolis” intitolato “Ciao Pà ”, dedicato alla figura del papà di Paolo, sempre presente laddove ci fosse necessità d’aiuto nel sociale .
Sarà un incontro di calcio e si terrà Domenica 13 Novembre 2016 allo Stadio Mario Colavolpe in via Ceccaccio a Terracina alle ore 14,30. Si “affronteranno” la Nazionale Calcio TV (nella quale milita Paolo ) e la Nazionale Cantanti.
Parteciperanno tanti volti noti della musica e della televisione, oltre al già citato Paolo Bonolis, Jimmy Ghione , Baz e il Gabibbo per la Nazionale Calcio TV, per la Nazionale Cantanti saranno presenti dal Presidente Luca Barbarossa, Enrico Ruggeri, Paolo Belli, Briga, Moreno, Paolo Vallesi, Daniele Inciccio e tanti altri amici.
Un match di solidarietà, infatti l’intero incasso dell’evento sarà devoluto alla Casa Famiglia Gregorio Antonelli e alla Mensa Cittadina di Terracina.
La storia della Nazionale Cantanti
La nostra storia, come ama raccontare Mogol, inizia con un traversone di Gianni Morandi dalla fascia destra, era un pallone teso, altissimo, imprendibile per tutti: Lucio Battisti giocava da attaccante e in quel momento si trovava proprio di fronte alla porta avversaria. Lucio seguì la palla con lo sguardo e quando gli passò in perpendicolare sulla testa, come per un riflesso condizionato si alzò sulle punte dei piedi senza mai sollevarsi da terra, un movimento da ballerino classico: fu a quel punto che i 10 mila spettatori dell’ Arena di Milano scoppiarono in una fragorosa risata. La scena fece ridere pure noi in campo, anche se sapevamo benissimo che quella era la prima volta che Lucio metteva gli scarpini ai piedi.
Questo è l’ atto di nascita della Nazionale Italiana Cantanti, ma non fu però la prima partita ufficiale giocata il 30 maggio ‘ 81 , ma un incontro organizzato qualche anno prima per beneficenza, l’ acquisto di un’ autoambulanza per la Croce Verde di Milano. In campo, insieme a Morandi, Don Backy, Fausto Leali, Toni Cicco della Formula Tre e molti altri personaggi da classifica, scese anche un arbitro d’eccezione, Sandro Mazzola con la tuta dell’ Inter con la stella sul petto dei dieci scudetti, la stessa che in quegli anni indossava da capitano. Nell’ altra squadra, quella degli attori e registi, giocavano tra gli altri Ugo Tognazzi, Franco Nero, Enrico Montesano, Philippe Leroy. A Milano, in quella sera umida di ottobre, dovevano esserci anche Pier Paolo Pasolini e Ninetto Davoli, ma il loro aereo venne bloccato a Roma da uno sciopero dell’ Alitalia, con disappunto di Pasolini, grande appassionato di calcio che a Biagi che lo intervistava per La Stampa, nel 1973 aveva detto: «Senza cinema e senza scrivere, mi sarebbe piaciuto diventare un bravo calciatore, perché dopo la letteratura e l’ eros per me è il football uno dei grandi piaceri». La partita contro la squadra degli attori e dei registi finì 1 a 1, gol di Don Backy e di Nino D’ Angelo.
Era il 1975. Un gruppo di appassionati del pallone quel giorno aveva inconsapevolmente piazzato la prima pietra per la costruzione della più famosa, e amata, nazionale della solidarietà. Mogol (come racconta il libro “Senza essere eroi” di Lucio Rizzica, nelle librerie) continuerà ad organizzare eventi benefici sempre grazie all’ aiuto di Milena Cantù, l’ ex ragazza del Clan Celentano, ma il progetto di una formazione stabile diventerà realtà solo quattro anni più tardi, nel 1981, grazie all’ incontro con un vero direttore sportivo, Gianluca Pecchini , che si occupava professionalmente del Pegognaga, una squadra che militava in terza categoria. Da allora la Nazionale Cantanti ha giocato più di 530 incontri coniugando solidarietà e popolarità grazie ad uno spettacolo familiare, non solo sportivo». Venticinque partite sono state trasmesse in tv: le “Partite del cuore” con oltre 25 milioni di spettatori superando i 90 milioni di euro di donazioni.
La Nazionale Italiana Cantanti è una organizzazione formata da alcuni dei più prestigiosi protagonisti della musica italiana che, riunendosi spontaneamente, hanno deciso di impegnare la loro immagine di artisti e sportivi in un progetto di solidarietà a lunga scadenza.
L’attività dell’Associazione non si limita alla sola Partita del Cuore, è un vero e proprio impegno quotidiano, una presenza anche nelle “piccole” realtà territoriali italiane, promuovendo e portando all’attenzione generale situazioni e problematiche che difficilmente avrebbero avuto risalto.
Riuscire a contribuire all’acquisto di un pulmino attrezzato, all’installazione di un macchinario che esegue esami specifici, così come dotare un centro trasfusionale di una nuova poltrona sono , solo , alcuni esempi dell’aiuto concreto che la NIC riesce a portare.
Risultati importanti, anche politici per la Nazionale Italiana Cantanti ha anche una dimensione internazionale: di grande importanza sono state le manifestazioni a Londra, Mosca, Bucarest, Budapest, Varsavia, le partite a Sarajevo e Baghdad e la grandissima e storica partita del 25 maggio del 2000, sotto la Presidenza di Eros Ramazzotti con Luca Barbarossa capocannoniere della Nazionale Cantanti, contro israeliani e palestinesi uniti all’Olimpico di Roma con Arafat e Peres si stringevano la mano in tribuna.
Ufficio Stampa Nazionale Cantanti
Daniela Turchetti 334 6389782
turchesia@gmail.com
La storia della Nazionale Tv
Un gruppo d’amici si trova per dare quattro calci ad un pallone, si corre, si suda e ci si diverte… ritrovandoci per un’altra partitella e così via… Il numero d’amici diventa sempre più numeroso, ora è possibile fare una squadra, ci si ferma a parlare, a scherzare, è tutto bello… ma quale passione così forte non poteva avere una continuità?! Ecco che si decide di fare qualcosa di più. La squadra c’è, i nomi dei personaggi sono importanti, così uniamo il nostro desiderio di giocare ad una volontà ben precisa: dare un sostegno a persone o associazioni che necessitano di aiuto. Così cominciamo ad organizzare, giocare e dare il nostro contributo a finalità ben definite. Impariamo a conoscere realtà a noi sconosciute situazioni che, forse, non avevamo più di tanto toccato con mano e per tutti noi diventa una sfida continua. Sono anni che noi “calciatori” calpestiamo campi importanti, ma anche e soprattutto campetti di piccole cittadine, è una scelta ben precisa. La solidarietà non è solo in grandi città o monumentali stadi, ma anche in piccoli centri dove, forse, è difficile fermarsi a pensare che ci sia gente che possa soffrire. E’ proprio in piccole realtà dove scopri il vero volto di persone che vedono in te un piccolo aiuto, una stretta di mano ed un sorriso sono importanti. Nessuno di noi si crede “arrivato”, siamo tutti pronti a vivere momenti di vita e, grazie a tutto ciò, rinforziamo in noi la convinzione e il sentimento più pulito: l’Amicizia. Abbiamo devoluto a tante Associazioni il nostro “lavoro”, la raccolta di fondi dal 2000 al 31 Dicembre 2010 ha toccato il tetto di 3.587.920,11 euro (sul nostro sito è riportato l'esatto importo, il quale ,ad ogni manifestazione viene immediatamente aggiornato) E’ una cifra importante, la quale ci fa credere e sperare che tutti coloro meno fortunati di noi, possano sorridere e raggiungere il traguardo più importante della vita. N.B. Non ci sono nella solidarietà incontri di calcio storici o importanti, ci sono solo piccoli ma grandi aiuti a favore di tutti coloro che soffrono!!

