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Terracina punta al riconoscimento di 'Una città che legge'

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L'aministrazione comunale di Terracina ha deciso di rispondere al bando per ottenere il riconoscimento 'Una città che legge'. Tutto parte dal fatto che il 'Centro per il libro e la lettura', d’intesa con l’Anci, ha deciso di valorizzare quei Comuni che promuovano con costanza sul proprio territorio politiche a favore della lettura che non può che influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva. Una città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura non solo con biblioteche e librerie ma anche con eventi culturali specifici, e qui non si può dimenticare il fortunato 'Terracina Book Festival' ideato da Massimo Lerose che l'anno scorso ha raggiunto la sua settima edizione. Non è un caso se proprio grazie a questo evento letterario Terracina, oggi, può fregiarsi del titolo di 'Città del libro'.

Inoltre la biblioteca comunale 'Adriano Olivetti', inserita nell’Organizzazione Bibliotecaria Regionale, ha già aderito al Sistema Bibliotecario Nazionale nella ferma convinzione di promuovere la cooperazione tra le biblioteche, attraverso una rete integrata che consenta la condivisione delle risorse documentarie ed elettroniche. E sempre a proposito di biblioteche, con una delibera del 2013 è stata disposta l' 'Approvazione protocollo d’ intesa per la costituzione di una Rete di cooperazione interbibliotecaria comunale', progetto di rete già avviato con la stipula del primo protocollo d’ intesa con l’Istituto Comprensivo Borgo Hermada e con l’apertura sperimentale di un punto prestito e lettura presso la scuola elementare de La Fiora, oltre a prevedere l’apertura di punti prestito e lettura (fissi e stagionali) e la condivisione di quanto già disponibile presso altri servizi di diversa appartenenza. 

Per tutti questi motivi il Comune ha deciso di aderire all' avviso ubblico per la qualifica di 'Città che legge' del Ministero dei Beni Culturali, anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise di promozione della lettura.

Sicuramente bella iniziativa e ottime le intenzioni, che cozzano, però, su quanto di reale c'è in città: pochissime librerie e sale slot che cicciano come funghi.

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