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Nominati ambasciatori di pace gli alunni che hanno partecipato al viaggio ad Auschwitz. Procaccini e Tintari: “Un riconoscimento per l’impegno e un piccolo contributo alla loro crescita”

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Nei giorni scorsi i 16 studenti terracinesi delle terze classi della scuola primaria di secondo grado che nel mese di gennaio hanno preso parte al viaggio ad Auschwitz sono stati ricevuti in Comune, insieme ai tre accompagnatori, dal sindaco Procaccini e dal vice sindaco Tintari i quali, a nome dell’Amministrazione, hanno conferito loro la nomina di Ambasciatori di Pace. Il sindaco Procaccini sottolinea come “questi ragazzi si apprestano ad affrontare gli esami scolastici che segnano il passaggio dall’infanzia all’adolescenza e aprono le porte alle prime vere responsabilità. La nostra iniziativa vuole essere un piccolo tassello nella fase della loro maturazione. Abbiamo voluto riconoscere il loro l’impegno, testimoniato anche dagli accompagnatori, a cercare di comprendere un evento umanamente inspiegabile come l’Olocausto che una mente adulta e razionale ancora oggi fatica a capire. Crediamo che questi ragazzi oggi abbiano uno strumento di crescita e una responsabilità in più rispetto ai loro coetanei che non hanno potuto fare questa esperienza”. L’assessore Roberta Tintari, promotrice dell’iniziativa, esprime la propria soddisfazione: “Ci è sembrato giusto, come assessorato all’Istruzione e Amministrazione tutta, gratificare questi giovani e il loro impegno. Gli accompagnatori, ai quali vanno il ringraziamento e le congratulazioni di tutti noi, mi hanno riferito dello spirito con cui i ragazzi hanno affrontato questa esperienza. La domande che hanno posto e che si sono posti hanno rivelato la loro maturità e consapevolezza. Abbiamo consegnato loro un piccolo attestato in cui si spiega chi è e cosa fa un Ambasciatore di Pace: alla base c’è l’armonia e il rispetto tra esseri umani, quelle stesse virtù che i nostri giovani possono applicare in ogni ambito della loro quotidianità, nei momenti di responsabilità e in quelli di svago che rimangono un sacrosanto diritto dei ragazzi della loro età. Siamo certi – conclude il vice sindaco – che la promozione della pace, come valore assoluto e rigorosamente apolitico, sia tra i doveri prioritari di tutti, in particolare di chi ha responsabilità di rappresentanza e governo”.

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