L’articolo pubblicato sul quotidiano “Latina Oggi” del 06 febbraio 2017 dal titolo: “Il sogno infranto dell’anello ciclabile.” appare molto fuorviante e riduttivo.
Non siamo in presenza di un evento sportivo, tipico della Formula 1 dove si corre sui circuiti, siamo invece nel tema della mobilità sostenibile, argomento ben più importante e di tutt’altro spessore: significa scegliere modalità di spostamento efficienti a disposizione di tutti per raggiungere il centro della Città e tutti i luoghi di interesse pubblico. Occorre innanzitutto rivoluzionare e modificare le abitudini consolidate delle persone con apposite iniziative per favorire soluzioni e strumenti innovativi atte a migliorare la qualità della vita urbana.
Il protocollo d’intesa per favorire le politiche ambientali e di mobilità sostenibile, siglato ultimamente con Enel Energia S.p.A. potrebbe non dare quanto di potenzialità potremmo realizzare se inquadriamo il tutto all’odierna situazione: siamo in un deserto di idee dove ogni tanto qualcuno vuole far nascere un fiore che, ahimè muore per mancanza di cultura per migliorare la qualità dell’aria, la congestione del traffico, la sicurezza stradale: sono questi i temi di una pianificazione seria e intelligente!
La tanto discussa pista ciclabile sul lungomare non presenta alcuna soluzione che permetta di entrare nel cuore della Città, mentre le altre piste sono abbandonate, malridotte, impraticabili, addirittura inesistenti. Tuttociò significa che manchiamo concettualmente di un piano razionale, si continua a perseguire unicamente la politica del traffico veicolare, del caos, dell’intasamento con conseguenze ambientali negative. Si fanno dispendiose campagne pubblicitarie nazionali per informare sui danni del fumo delle sigarette, ma pochi si rendono davvero conto dei danni legati ai gas di scarico delle automobili per cui nulla si sta facendo; l’inquinamento dell’aria è un rischio grandissimo per la salute per cui sarebbe interessante conoscere il parere della Associazione Medica Terracinese. Si viaggia autonomamente.
Questa politica dissennata è suffragata da un progetto di sistemazione viaria al ponte del Salvatore, pubblicato sui giornali in questi giorni, che ricalca la stessa filosofia del tentativo di realizzazione del parcheggio interrato al parco del Montuno e da voci secondo le quali si sta pensando di riqualificare Piazza Mazzini in un autentico salotto, ne avremmo diritto, ma…….si ipotizza un project financing per realizzare un sottostante parcheggio. Ci risiamo!

