Durante l’ultimo consiglio comunale si è discusso del bilancio consuntivo dell’Azienda Speciale, del bilancio della Fondazione e del bilancio consolidato del Comune di Terracina.
Questi strumenti fondamentali avrebbero dovuto offrire un quadro chiaro della situazione amministrativa e delle prospettive future, ma hanno invece evidenziato inefficienze e ritardi gravi che pesano sull’intera città .
Comune di Terracina: Bilancio consolidato
E' passato più di un anno dall’inizio della consiliatura e ancora non abbiamo un bilancio delle attività realizzate e di quelle programmate. Questa amministrazione si limita a rincorrere i problemi, in linea con quanto accaduto nelle ultime giunte di centrodestra che hanno governato Terracina negli ultimi vent’anni.
Giannetti non riesce a stare ai tempi dell’amministrazione pubblica dimostrando gravi incapacità amministrative. I ritardi nell’approvazione dei bilanci comporta il blocco degli uffici. La macchina amministrativa è ferma e questo crea disagi gravi sia per l’economia locale che per i cittadini, i cui diritti restano insoddisfatti..
Azienda speciale: una gestione che pagheremo cara
La gestione dell’Azienda Speciale è disastrosa, e altrettanto lo è l’atteggiamento della maggioranza, che rimane silente di fronte ai numerosi interrogativi sollevati dall’intera minoranza. Un bilancio presentato con un ritardo inaccettabile, che ha finito per bloccare le attività dell’intero Comune.
L’Azienda Speciale sta attraversando un momento cruciale, che potrebbe rappresentare un’opportunità di cambiamento e miglioramento. Invece, si ritrova impantanata in una cattiva gestione, con conseguenze dirette sui servizi ai cittadini. Lo abbiamo detto chiaramente: se la situazione non cambia, la Corte dei Conti potrebbe condannare non solo il direttore e il CDA dell’azienda, ma anche gli amministratori politici, a partire dal Sindaco.
Manca una visione chiara e strategica. Non esiste una mappatura dei bisogni della comunità per rispondere con misure concrete; manca una gestione oculata di crediti e debiti; mancano trasparenza e rispetto delle regole.
La Fondazione: un potenziale inespresso
Altro nodo cruciale è la gestione della Fondazione, un ente che potrebbe prosperare grazie al suo immenso patrimonio storico, ma che invece sembra vivere in una condizione di stagnazione, in un eterno vorrei ma non posso. Gli eventi organizzati sono apprezzabili, ma finora nessuno si è preoccupato (mail sindaco nel suo delegato alla guida della fondazione) di illustrarci un piano di prospettive e programmazione. Non si parla di recupero e messa a reddito dei monumenti, che potrebbero costituire una risorsa fondamentale. Si continuano a dire di aver riaperto monumenti che, poi, restano solo parzialmente utilizzabili.
Come per l’Azienda Speciale, anche la Fondazione presenta consuntivi in perdita e bilanci preventivi inesistenti: strumenti indispensabili per indicare una direzione chiara e coerente. Eppure, questa amministrazione continua a navigare a luci spente.
Il segretario
Pierpaolo Chiumera