Il tema del ‘Servizio di gestione dei rifiuti urbani’, dopo un lungo periodo di inspiegabile silenzio da parte dell’Amministrazione, conquista il centro di un duro confronto tra le forze politiche di governo e quelle di opposizione. L’occasione è data dall’approvazione in Consiglio comunale, lo scorso 30 aprile, del Piano Economico Finanziario, che è uno strumento tecnico per definire tutti gli elementi, economicamente rilevanti, organizzati in uno schema triennale finalizzato a determinare una gestione del servizio in equilibrio economico.
È, sostanzialmente, il documento tecnico triennale che dice in che modo sarà fatto il Servizio di gestione dei rifiuti urbani, quanto costerà complessivamente e, di conseguenza, quanto dovranno pagare gli utenti, famiglie e imprese. Il PEF 2024-2026 contiene la decisione di procedere ad un aumento rilevante della tassa sui rifiuti (intorno al 15%), a carico degli utenti, decisione che è stata contestata giustamente dalle forze di opposizione perché chiaramente ingiusta e iniqua. Ma, soprattutto, il PEF è un documento di alto contenuto regolatorio e tecnico che non dà nessuna spiegazione in merito alle scelte Politiche dell’Amministrazione Giannetti.
Quali sono gli obiettivi Politici fissati dall’Amministrazione Giannetti riguardanti il “Servizio di gestione dei rifiuti urbani”?
La riduzione delle tariffe del “Servizio dei rifiuti” è un obiettivo Politico che non è stato preso in considerazione dal Governo della città di Terracina (nonostante gli annunci tipici della Destra di Governo: ”non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani”), cosa che invece è stata fatta da diversi altri Comuni limitrofi.
Inoltre noi siamo alla vigilia della Gara Pubblica per l’Affidamento del “Servizio di gestione dei rifiuti urbani” per i prossimi anni, e l’Amministrazione ha elaborato un Capitolato d’Appalto che, ancora una volta, non rende evidenti gli obiettivi Politici, cioè gli obiettivi di Interesse pubblico e di utilità pubblica che si intendono raggiungere. Il “Servizio di gestione dei Rifiuti urbani” rappresenta il costo più importante (oltre 11 milioni l’anno per il 2024 con incrementi per gli anni successivi) tra i Servizi Pubblici Locali che è sostenuto interamente dalle famiglie, dalle imprese e dai cittadini utenti. È un Servizio Pubblico che deve essere definito sulla base di obiettivi di interesse pubblico e di utilità pubblica come lo è, per esempio, la scelta di diminuire la quantità complessiva di produzione dei rifiuti.
Ma per diminuire la produzione complessiva dei rifiuti c’è bisogno di un grande sforzo collettivo dell’intera cittadinanza che comporta scelte impegnative sul cambiamento degli stili di vita. Significa, cioè, cambiare le scelte sui consumi. Significa adottare un nuovo modello di sviluppo. Significa puntare, finalmente, sullo Sviluppo sostenibile (come è previsto nello Statuto del Comune di Terracina) e ambientalmente compatibile per ogni aspetto dell’organizzazione della città.
Così come è un obiettivo di interesse pubblico e di pubblica utilità aumentare la percentuale di raccolta differenziata (oggi sotto il 70% ma che può arrivare fino al 90%) e migliorare la qualità della differenziata; ed è un obiettivo di interesse pubblico e pubblica utilità realizzare quel modello di economia circolare (richiesto dalle norme europee e dalle norme statali e regionali italiane) basato sul Ridurre-Riciclare-Riutilizzare che, a Terracina, significa anche rivedere la funzione dell’impianto del centro di Morelle (che è stato beneficiato di un finanziamento regionale proprio per questa finalità). Ed è un obiettivo Politico di interesse e utilità pubblica introdurre il metodo di tariffazione TARIP che è basato sul principio di “chi più produce rifiuti più paga” nella prospettiva di poter riconoscere direttamente, ai cittadini più virtuosi, il beneficio economico derivante dal raggiungimento degli obiettivi comuni. E le scelte che devono essere fatte per il “Servizio di gestione dei rifiuti urbani” per i prossimi anni avranno un effetto diretto sul tipo di città che vogliamo realizzare e che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti e definiranno la qualità della Terracina del Futuro.
Saranno scelte che determineranno se vogliamo che Terracina diventi una città moderna, inserita nella contemporaneità e al passo con i Tempi, se vogliamo che Terracina sia una città capace di scommettere sulla qualità e il benessere dei cittadini, se vogliamo che Terracina sia una città che guarda avanti al suo futuro oppure se vogliamo che Terracina continui ad essere una città con lo sguardo inchiodato al passato.
Ecco saranno questi e altri ancora i temi che saranno trattati nell’incontro pubblico di sabato 18 maggio alle 16.00 che si terrà presso l’Open Art Cafè, in viale Europa 218C, organizzato dalla “Città del Possibile” in collaborazione con associazioni ambientaliste e forze politiche per incontrare la cittadinanza.