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Proposta dell'ANPI sull'intitolazione delle strade pubbliche

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Abbiamo la convinzione che i nomi delle strade e delle piazze di una città debbano rappresentare scelte e valori di persone che hanno pensato e vissuto per il bene pubblico, che hanno lottato per costruire un paese che fonda le sue basi sulla diversità, sul dialogo autentico e onesto, sulla pace e sul rispetto reciproco.

I nomi delle strade rappresentano un esempio quando, passando con i nostri figli e le nostre figlie, possiamo indicare donne e uomini come modelli da imitare e a cui ispirarsi. Questo lo dobbiamo sempre tener presente quando proponiamo l’intitolazione di un luogo pubblico.

Il pericolo è quello di creare riferimenti non idonei alla formazione delle nuove generazioni. Rispetto alla mozione votata giorni fa dal Consiglio comunale, di intitolare un luogo
pubblico alla memoria di Fabrizio Quattrocchi, chiediamo a chi l’ha proposta e a chi l’ha votata quale esempio per i giovani e le giovani possa rappresentare quest’uomo.

Un italiano che ha prestato servizio di sicurezza per una azienda privata in un paese in guerra e che ha subìto una vicenda tragica, finita nel peggiore dei modi e per il quale tutto
il paese ha provato molto dolore. Tutto questo non lo porta purtroppo ad essere un esempio da tramandare nella vita culturale di questa città e nelle scuole.

Abbiamo bisogno di eroi civili, esempi di legalità, di dedizione al bene pubblico. Abbiamo bisogno della più grande condivisione possibile su quali nomi e quali esempi scegliere.

Chiediamo quindi all’amministrazione che non venga proseguito l’iter di questa e delle altre eventuali proposte di intitolazione, senza prima rendere partecipe la cittadinanza.

Ritorniamo con forza sulla nostra proposta di creazione di una Commissione Toponomastica Cittadina, formata dalle realtà associative culturali e sociali, che si occupi di valutare scrupolosamente l'opportunità delle intitolazioni future dei luoghi pubblici di questa città.

Lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi.

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