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Ripristino del marciapiede della via Appia, l'assessore Caringi risponde al M5S

“Intervento di messa in sicurezza immediata secondo criteri di economicità. Stiamo lavorando a progetto di riqualificazione definitiva di tutta la zona”

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“Sullo sperpero di denaro pubblico e sulla genialità dei lavori originali eseguiti nel 1989 ci sarebbe molto da dire”. Questa la secca replica dell’assessore ai Lavori Pubblici Luca Caringi a proposito della nota del Movimento 5 Stelle di Terracina sui lavori di ripristino del marciapiede della via Appia.

“L’intervento di ripristino eseguito in questi giorni serve unicamente a rendere fruibile e sicuro un marciapiede devastato dalle radici dei pini insistenti sullo stesso marciapiede. Abbiamo fatto un lavoro di messa in sicurezza tenendo presente proprio i criteri di economicità dello stesso visto che è in corso una revisione completa di tutta la zona finalizzata ad una riqualificazione definitiva.

L’esigenza – prosegue Caringi – era quella di consentire la fruibilità immediata di un marciapiede concepito, ed è il caso di dirlo, in maniera scellerata all’epoca perchè era arcinoto che i pini, senza alcuna colpa loro, avrebbero causato questo problema. Le radici non sono state affatto tagliate e abbiamo preferito livellare la sede essendo consapevoli che dovremo realizzare un intervento definitivo di sistemazione.

Già nel 1989 esistevano materiali che ‘deviano’, per dirla in termini semplici, il corso naturale delle radici evitando che esse possano emergere in superficie. Credo di poter dire che quel miliardo e 400 milioni di vecchie lire siano state spese male, così come le rilevanti risorse impiegate in altre zone della città oggetto in quegli anni di interventi urbanistici le cui palesi magagne paghiamo già da tempo.

Fa piacere – conclude l’assessore ai Lavori Pubblici - che ora si abbia a cuore il decoro urbano: sarebbe stato bello se anche in passato se ne fosse avvertita l’esigenza e se si fosse pensato ai cittadini che sarebbero venuti in seguito, invece di eseguire lavori buoni solo per quel momento e finalizzati alla propaganda politica e personale”.

      

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