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"Spiagge e fondali puliti 209": il vademecum di Legambiente

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Dal 1995 Legambiente coordina per l’Italia la campagna “Spiagge e Fondali Puliti” all’interno del programma internazionale Clean Up the Med che coinvolge 21 Paesi del Mediterraneo. Quest’anno l’appuntamento si è svolto il 25 e 26 maggio con tantissime iniziative in tutta Italia, una delle quali a Terracina, organizzata dal Circolo Legambiente Terracina in collaborazione con la rete PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA e patrocinata dal Comune di Terracina in collaborazione con la Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Terracina e ANMI –Associazione Nazionale Marinai d’Italia-, con due eventi di pulizia, il plogging  “corri pulito a Terracina” ed una raccolta con il patrocinio di LET’S CLEAN EUROPE che si sono svolti sabato 25 maggio ed una conferenza domenica 26 maggio dal titolo  “UN MARE PULITO E SENZA PLASTICA” con la presentazione del Vademecum nazionale per una strategia Plastic Free, dei dati dell’indagine Beach Litter 2019, dei risultati dei monitoraggi del progetto “Da Goletta Verde alle Sentinelle del mare” con l’ITS Bianchini e della tesi di laurea svolta in collaborazione con l’Università di Siena.

L’indagine scientifica Beach Litter di Legambiente ha visto quest’anno 93 spiagge italiane monitorate per un totale di 396 mila metri quadri, pari a quasi 60 campi di calcio. Sono stati trovati una media di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma la regina indiscussa tra i materiali presenti, con un percentuale dell’81,2%, seguita da vetro/ceramica (7,3%), metallo (3,7%) e carta/cartone (2,8%). Sul podio dei rifiuti più trovati ci sono i pezzi di platica da 2,5 a 50 cm, seguiti dai pezzi di polistirolo da 2,5 a 50 cm e dai tappi coperchi e anelli di plastica. I rifiuti plastici usa e getta che saranno messi al bando con la nuova direttiva europea dal 2021 costituiscono oltre il 50% dei rifiuti recuperati e classificati e sono stati rinvenuti nel 95% delle spiagge monitorate.

Il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano” durante la conferenza tenutasi domenica 26 presso la sede locale del ANMI alla presenza di studenti, insegnanti, associazioni e cittadini interessati al proprio ambiente, ha prima presentato a cura della Presidente del Circolo Anna Giannetti, il nuovo Vademecum nazionale per una Strategia Plastic Free, elaborato da Legambiente nazionale e da Chimica Verde Bionet anche sulla base dei preziosi input del Circolo e della Rete Plastic Free Beaches Terracina, Vademecum che sta per essere diffuso a tutte le Amministrazioni e gli Enti Pubblici interessati ad una attuazione intelligente della Direttiva europea SUP sugli articoli monouso in plastica. A seguire sono stati presentati a cura del Vice Presidente del Circolo e Responsabile Scientifico Ing. Gabriele Subiaco, i risultati ufficiali dell’indagine “Beach Litter 2019” sui rifiuti spiaggiati effettuata lo scorso 6 Aprile sulla spiaggia di Levante di Terracina.

Terracina, con la Spiaggia di Levante (nostra spiaggia campione), entra quindi per la quarta  volta, nell’indagine “Beach Litter ” come uno dei 5 siti del Lazio sottoposto a classificazione e monitoraggio.

L’indagine, sulla Spiaggia di Levante,  è stata effettuata lo scorso 6 Aprile su un’area di 5000 metri quadri sempre, dai volontari del Circolo Legambiente, coadiuvati dai ragazzi della IIIA dell’indirizzo chimico dell’ITS A. Bianchini. Sono stati raccolti e classificati (utilizzando un questionario ed un protocollo di raccolta, campionamento e classificazione internazionale sviluppato sulla base della Marine Strategy Framework Directive che permette il confronto tra i dati raccolti da chiunque lo utilizzi) ben 1466 rifiuti con una media di 29,3 rifiuti ogni 100 metri quadri in linea con la media del 2018 sempre sulla stessa spiaggia (29 rifiuti ogni 100 metri quadri) a fronte di una densità media nazionale che quest’anno è di 57 rifiuti ogni 100 metri quadri. Oltre l’82% dei rifiuti classificati è plastica, seguita da metallo (5%), carta e cartone (5%) e legno (2,66%). Di questi rifiuti ben 1198 (81,72%) sono ascrivibili a Cattiva Gestione dei rifiuti urbani, 213 (14,53%) a Mancata Depurazione e 55 (3,75%)  ad Attività Produttive come pesca e acquacoltura.

Spiaggia campione : Spiaggia di Levante a Terracina

Nel corso della conferenza di domenica 26 maggio, la Prof.ssa Angela Fruggiero, coadiuvata dalle alunne Claudia Rizzi, Maria Celani e Ilaria Bottiglia, del IIIA dell’indirizzo chimico dell’ITS A. Bianchini, membro della rete territoriale Plastic Free Beaches Terracina, hanno presentato, per il secondo anno, i risultati dei campionamenti e delle analisi microbiologiche delle acque del nostro Territorio frutto dell’importante progetto di Alternanza Scuola Lavoro di Legambiente e dell’ITS Bianchini, finanziato dal MIUR dal titolo “Da Goletta Verde alle Sentinelle del mare”.  Sette i punti di prelievo individuati: Ponte Maggiore- confluenza tra Ufente-Amaseno-Lungolinea Pio VI, Porto Badino-confluenza tra canale Mortacino-Portatore-Fosso La Cavata, Foce del Portatore a Porto badino, Foce del Fiume Sisto, Terracina Ponte Rosso –confluenza tra canale Pio VI  e canale Mortacino, Terracina Ponte del Salvatore, Terracina Ponte della Passerella (zona Mercato), Foce del canale di navigazione (porto di Terracina). Oltre all’analisi di alcuni parametri chimico-fisici e nutrienti specifici (nitrati, fosfati, azoto ammoniacale), è stata valutata la presenza di Escherichia Coli e Enterococchi che sono attualmente ritenuti i più validi indicatori di contaminazione fecale e che, meglio di altri, possono segnalare la eventuale presenza di patogeni (es. salmonella). La rilevazione di Escherichia Coli e Enterococchi è indice di presenza di acque reflue e scarichi fognari. Premesso che i risultati vanno consolidati con un maggior numero di campionamenti e misure in modo da renderli più stabili ed affidabili, la situazione, valutata in base ai limiti di legge attualmente applicati per le acque marine di balneazione e per le acque superficiali (fiumi, laghi, canali) risulta in linea con i valori misurati lo scorso anno e non rileva la presenza di inquinamento per i tre punti di campionamento relativi alle acque marine (Foce del Portatore a Porto badino, Foce del Fiume Sisto, Foce del canale di navigazione -porto di Terracina) con valori tutti entro la norma, anche se si segnala un valore (430 ufc/100ml)  vicino al limite (500 ufc/100ml) per Escherichia Coli nel punto di campionamento relativo al Porto di Terracina.

Per quanto riguarda i punti di campionamento relativi ai fiumi e ai canali (Ponte Maggiore- confluenza tra Ufente-Amaseno-Lungolinea Pio VI, Porto Badino-confluenza tra canale Mortacino-Portatore-Fosso La Cavata, Terracina Ponte Rosso –confluenza tra canale Pio VI  e canale Mortacino, Terracina Ponte del Salvatore, Terracina Ponte della Passerella -zona Mercato) la qualità delle acque va da buona a sufficiente con valori alti (seppur entro la soglia della sufficienza) della concentrazione di Escherichia Coli al Ponte del Salvatore (1230 ufc/100 ml) e al Ponte della Passerella (3390 ufc/100 ml). Prosegue inoltre l’adeguamento del laboratorio, che sta per essere certificato da Legambiente nazionale per la prossima campagna nazionale Goletta Verde, per poter estendere le analisi ad altri inquinanti importanti per il nostro territorio come pesticidi, diserbanti, etc.

La neolaureata Dott.ssa Annalaura Rossi, socia fondatrice e consigliera del Circolo Legambiente “Pisco Montano” ha presentato poi i risultati del progetto di tesi di laurea magistrale svolto nell’ambito di una Convenzione di tirocinio del Circolo Legambiente Terracina con la prestigiosa Universita’ di Siena, all’interno del Corso di Laurea su Sostenibilita’ Ambientale ed Ecotossicologia dal titolo “Quantificazione  e Caratterizzazione del Marine Litter e delle Microplastiche in Specie Ittiche nel Golfo di Terracina”, tesi sviluppata all’interno del progetto Fishing for Litter Terracina. Le conclusioni dell’importante studio che verrà a breve presentato al Dipartimento Scientifico di Legambiente nazionale hanno permesso di stabilire che: gli scarichi urbani provenienti dai canali di bonifica e le attività ricreative sulla costa rappresentano le fonti principali di Marine Litter presente su tutte le spiagge della nostra Città, con più dell’85% di rifiuti in plastica. Inoltre, su molte delle spiagge indagate è stata rilevata la presenza di microplastiche con prevalenza di frammenti, in particolare di Polipropilene (PP) e Polistirene (PS) con una densità variabile tra 0 e 27 MP/m2. Durante tutte le uscite in mare aperto con i pescherecci è stato ritrovato Sea Floor Litter nelle reti a strascico, con più dell’80% di plastica e in minor misura tessuti, e con una grande preponderanza di rifiuti da attività di pesca e acquacoltura. In tutte le specie ittiche analizzate è stata evidenziata la presenza di microplastiche, principalmente fibre. In media sono state trovate 1-2 MP per individuo analizzato.

Le due giornate dedicate a Spiagge e Fondali puliti a Terracina sono state anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla rete territoriale #PlasticfreebeachesTerracina, i suoi obbiettivi e le prossime attivita’ a cura di Felice Enrico Di Spigno, coordinatore della Rete e Presidente del SIB Confcommercio e sul progetto #FishingFor LitterTerracina” per il recupero dei rifiuti in mare in collaborazione con la flotta peschereccia e la marineria della Città, la società De Vizia Transfer Urbaser ed il supporto della Capitaneria di Porto. Il progetto di Terracina rappresenta uno dei quattro progetti sperimentali nazionali promossi da Legambiente che sono stati fondamentali per arrivare all’approvazione del DDL “Salvamare” approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 4 Aprile, ricevendo anche i complimenti del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha gentilmente voluto ringraziarci con un messaggio direttamente sulla pagina facebook del nostro circolo.

 “L’emergenza dell’inquinamento da rifiuti in mare ha assunto proporzioni allarmanti a livello globale. Un problema che riguarda da vicino anche il nostro “piccolo” Mar Mediterraneo. Un mare che costituisce meno dell’1% della superficie di mari e oceani del Pianeta e, nonostante sia uno dei 25 hot spot della biodiversità mondiale, è anche la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo. Sono tante le iniziative portate avanti dal nostro Circolo sul tema dei rifiuti in mare e sulle spiagge negli ultimi tre anni, tutte in collaborazione con il Corpo della Guardia Costiera, Balneari, Pescatori, Scuole e Universita’, risultati che hanno portato Terracina ad essere inserita tra i comuni Plastic Free del Ministero dell’Ambiente, proprio grazie al lavoro della rete Plastic Free Beaches Terracina creata da Legambiente e dal SIB e a diventare uno dei siti di attuazione per il Fishing for Litter che ha contribuito al nuovo DDL Salvamare. Tre anni di studio, lavoro, campagne di sensibilizzazione e di educazione, progetti di grande prestigio nazionale e internazionale che hanno portato anche alla definizione di una bozza di delibera plastic free già validata con molte categorie nella rete Plastic Free Beaches e inviata mesi fa al Comune di Terracina e ad un importante Vademecum nazionale per l’adozione nei Comuni e negli enti locali della Strategia Plastic Free.

Ecco, di fronte a tutto questo, è davvero profonda la nostra delusione per la nostra Amministrazione che ha recentemente annunciato pubblicamente che su questo tema non adotterà per ora provvedimenti che a loro giudizio potrebbero essere affrettati. Diciamo solo che già da molti mesi, se l’Amministrazione avesse voluto, avrebbe potuto, senza fretta ma con metodo, e con il pragmatismo che contraddistingue Legambiente, adottare una strategia graduale, cautelativa verso tutte le categorie ed efficace semplicemente utilizzando gli strumenti ed i risultati importanti prodotti in questi anni dal serio lavoro portato avanti dalla rete Plasticfreebeaches Terracina di cui, ricordiamo, l’Amministrazione stessa è parte. Peccato, perché Terracina che è da qualche anno all'attenzione nazionale per i progetti e le buone pratiche ambientali, grazie al grande lavoro del nostro Circolo e con il supporto di tante realtà economiche (e non) sensibili a questi temi, poteva davvero diventare già da molti mesi, una città simbolo in Italia, in Europa e nel mondo nella lotta alla plastica con atti corretti e validati dal punto di vista scientifico e legale. Ma occorreva un po’ di applicazione, di coraggio, di lungimiranza e di apertura che purtroppo sono mancate, ma che sono importanti anche per dare un senso ed una concretezza a raggiungimenti come quello della “bandiera blu” che se, non accompagnati da reali processi di miglioramento che vadano ad incidere concretamente sulla qualità della vita del cittadino e del turista della nostra Città, restano solo dei vuoti adempimenti burocratici. Per tutte le  ragioni esposte abbiamo protocollato una richiesta urgente di incontro all’Assessore all’Ambiente del Comune di Terracina, perché noi come Legambiente sul tema delle plastiche in mare e sulle spiagge non molleremo facilmente!” dichiara Gabriele Subiaco Vicepresidente e Responsabile scientifico del Circolo.

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