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Comitato Rifiuti Zero di Terracina e WWF su Plastic Free: "Ecco le linee guida per il Comune"

La richiesta di vietare l'utilizzo della plastica e le proposte per rendere tale rivoluzione possibile

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 Il Comitato Rifiuti Zero di Terracina e il WWF, in linea con le recenti iniziative volte alla riduzione dei rifiuti plastici intraprese da molti altre città pontine, hanno redatto una nota successivamente inviata al Comune di Terracina affinché si impegni sui punti che seguono:

- ad aderire pienamente all’iniziativa #PFC (Plastic Free Challenge) promossa dal Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare;
- ad aderire pienamente alla iniziativa #LazioPlasticFree promossa dalla Regione Lazio
- ad introdurre, pertanto, negli uffici comunali, l’utilizzo esclusivo di posate, piatti, bicchieri, bottiglie e sacchetti tradizionali o in materiale biodegradabile e compostabile, con conseguente divieto assoluto di utilizzo di plastica usa e getta; 
- ad eliminare la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e sostituire la fornitura con distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica.
 - ad eliminare gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica.
- a limitare la vendita di prodotti con imballaggio eccessivo (merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati), privilegiando l’offerta di spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi, nei minibar o nelle mense interne.

- a fornire o invitare i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde
- a non utilizzare plastica monouso durante eventi aziendali e/o riunioni
- a privilegiare l’utilizzo di  stoviglie riusabili e, solo quando questo non è possibile, stoviglie che rispettino lo standard europeo EN 13423, da avviare a compostaggio, durante le sagre e le manifestazioni che vengono organizzate dalla Pro Loco e in occasione di feste ed eventi patrocinati dall’Ente;
- ad attivare compostiere didattiche per il compostaggio in loco degli scarti di cucina e possano contribuire a chiudere il cerchio nel realizzare una mensa scolastica a “rifiuti zero”. Stessa sorte farebbero ad esempio i fiori secchi, dotando le aree cimiteriali di apposite compostiere;
- a dare immediata informazione di tale divieto ed a promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti del Comune di Terracina, nelle scuole ed alle aziende/cooperative in relazione ad appalti di servizi socio-sanitari stipulati con l’amministrazione comunale promuovendo azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i dipendenti;

- a predisporre l’avvio di una importante campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza finalizzata alla futura estensione del divieto su tutto il territorio comunale, lanciando il brand #TerracinaPlasticFree, in collaborazione con la rete #Plastic Free Beaches Terracina
- a ricercare finanziamenti in ambito regionale e nazionale come Comune Plastic Free;
- a partecipare alla selezione dei Comuni Plastic Free, all’interno della campagna Legambiente “Comuni Ricicloni”; 
- ad impegnare la Ditta Gestore RSU appaltatrice del servizio nella ottimizzazione della filiera dello smaltimento della plastica a fini di supportare riuso, riciclo e rigenerazione;
- ad agevolare tutte le categorie economiche presenti sul territorio nell’uso delle bioplastiche sostitutive anche attraverso protocolli di intesa con i soggetti firmatari del protocollo Plastic Free Beaches Terracina.

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