Partecipa a Terracina Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

In Conferenza di Capigruppo approvata la proposta del Prefetto per lo stop all’arrivo di nuovi richiedenti con apertura SPRAR

Il sindaco Procaccini: “Una vittoria di quasi tutti”

Condividi su:

Lunedì 14 maggio si è svolta la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Comunale di Terracina che si è riunita per discutere del progetto SPRAR dopo l’incontro con il Prefetto di Latina avvenuto nelle scorse settimane da amministrazione e consiglieri comunali.

E' stato sottoposto all’attenzione dei capigruppo un documento politico che, di fatto, accoglie la richiesta di attivazione del progetto SPRAR avanzata dal Prefetto Trio in cambio dell’applicazione della clausola di salvaguardia che prevede lo stop all’apertura dei Cas e all’invio di nuovi richiedenti asilo nel territorio comunale.

Il documento è stato approvato dalla maggioranza mentre i voti contrari sono giunti da Valentino Giuliani (Forza Italia, presidente della Commissione Speciale sullo SPRAR) e da Fulvia Pisa (Lega).

Proprio il sindaco Nicola Procaccini vuole esprimere il suo compiacimento per l’approvazione che costituisce “l’affermazione delle nostre ragioni e del buonsenso. Ci fidiamo pienamente delle parole di Sua Eccellenza il Prefetto Trio, che ringrazio per la disponibilità e per l’atteggiamento di comprensione e collaborazione, ed è sulla base di queste che abbiamo fatto una scelta che, personalmente, ritengo la migliore possibile tra quelle a nostra disposizione”.

Il vice sindaco Roberta Tintari diretta interessata della questione, si dice “felice che il confronto e la dialettica politica abbiano prevalso. Desideriamo coniugare sicurezza e solidarietà, come vera occasione di crescita e ponendo come condizione inderogabile il rispetto reciproco”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Patrizio Avelli dichiara che “questo atto sancisce la vittoria contro l’invio di nuovi richiedenti asilo in un Comune che già ospita 148 persone e che vede la presenza di circa 5mila immigrati residenti, con una percentuale che supera il 10% della popolazione. È il sistema di accoglienza nazionale che patisce l’assenza di una vera politica sull’immigrazione, che pone i Comuni di fronte a una situazione più grande di loro, con pochissimi strumenti e risorse, e che finisce per favorire il lucro derivante dalla speculazione sui Cas, come stava per avvenire anche a La Fiora. L’unica possibilità di gestire il fenomeno, con regole e controlli, è appunto lo SPRAR e non vogliamo lasciare cadere questa opportunità. Il progetto del nostro Comune riguarda 40 donne con eventuali bambini e che altrettanti ospiti, come garantito da Sua Eccellenza il Prefetto, verranno spostati da Terracina a compensazione del numero di richiedenti asilo oggi presenti sul territorio”.

Gli fa eco il capogruppo 

della Lista Sciscione Domenico Villani: “Nelle scorse settimane abbiamo manifestato i nostri dubbi circa l’opportunità di attivare lo SPRAR, ma i confronti con il sindaco Procaccini e l’incontro con Sua Eccellenza il Prefetto Trio ci hanno rassicurato circa le modalità di attivazione del progetto e della clausola di salvaguardia. Reputiamo che, al momento, la soluzione migliore per tutelare tutti e che meglio interpreta le nostre richieste per l’interesse dei terracinesi, sia il proseguimento del progetto che seguiremo con attenzione, come tutto il sistema di accoglienza in città”.

Andrea Lauretti, capogruppo di SìAmo Terracina, sottolinea che “ci fa piacere aver trovato un terreno di confronto comune con gli amici della coalizione e la condivisione di una linea politica che ci sembra la più opportuna poiché blocca ulteriori arrivi e che ha come obiettivo principale la salvaguardia della sicurezza di terracinesi ed ospiti. Ricordo che il progetto è mirato su donne e bambini, realtà che deve indurre alla solidarietà e che non può rappresentare alcun tipo di minaccia per nessuno. Terracina è una città per indole pacifica e accogliente, caratteristica che ha reso armoniosa la convivenza con chi viene da lontano, forse perché anche l’origine degli abitanti di Terracina è una miscellanea di culture diverse che sono diventate comunità. Siamo fiduciosi nel buon esito del progetto e sul suo valore sociale”.

Davide Di Leo, Capogruppo del "Circolo Archi di Giove" precisa che “al momento il progetto SPRAR rappresenta l’unica certezza nel caos delle regole, vista l’ottima proposta di Sua Eccellenza e considerando l’assoluta mancanza di opzioni alternative reali utili a fermare l’invio di ulteriori richiedenti asilo in città. Per realizzare lo SPRAR occorreranno ancora alcuni mesi perché deve essere validato dal ministero. Non è detto che in questo periodo di tempo non cambino le cose perché sarà necessario verificare le scelte in tema di immigrazione che attuerà il nuovo governo. Mi auguro che si arrivi a regolare il fenomeno e che non si lascino più i Prefetti e i Comuni ad affrontare da soli la difficile situazione”.

Maurizio Casabona, capogruppo di Uniti e Liberi, esprime soddisfazione perchè “ritengo che la politica debba dare risposte ai cittadini e pensiamo che, di fronte a questo fenomeno e alle discutibili politiche nazionali in materia, lo SPRAR costituisca l’unico strumento a disposizione del Comune. A Terracina, città che conta già un notevole numero di ospiti stranieri, non esiste alcun allarme sociale. Sarebbe stupido e contro gli interessi degli stessi nostri cittadini innescare insicurezze e paure. Teniamo comunque alta la guardia perché la serenità è un valore e una condizione che si conquista giorno per giorno con il contributo di tutti. Non avrò mai paura di donne e bambini che cercano da noi un futuro, mi preoccupa di più l’inserimento coatto e senza controllo di persone, magari arruolabili da organizzazioni criminali che puntano sulla loro grave condizione di difficoltà”.

Il capogruppo del PD, Alessandro Di Tommaso, non ha potuto partecipare alla Conferenza, ma esprime comunque il suo parere sul documento: “L’attivazione dello SPRAR è un passaggio che ritengo essenziale e bene ha fatto il Prefetto a sollecitarne la realizzazione. Ora mi auguro che la maggioranza mantenga fede all’impegno e che si realizzi in tempi brevi. L’auspicio è che tutti i Cas possano essere assorbiti in progetti SPRAR, strumento di integrazione certamente più adeguato e rispondente alle necessità”.

Condividi su:

Seguici su Facebook