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Furto al Comune, presi i ladri: è una banda di Melito di Napoli

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A conclusione di una delicata e complessa attività investigativa, in Melito di Napoli, i carabinieri del compagnia di Terracina, con il supporto dei colleghi della locale tenenza, hanno dato esecuzione a 3 ordinanze di misure cautelari personali.

I provvedimenti restrittivi - 3 custodie cautelari in carcere - sono stati emessi dal g.i.p. del tribunale di latina, dott.ssa Laura Matilde Campoli, su richiesta del pubblico ministero della procura della repubblica presso il Tribunale di Latina, dott. Marco Giancristofaro, nei confronti di altrettanti soggetti accusati del reato di furto aggravato in concorso (artt. 110, 624 e 625 c.p.).

Le indagini, condotte dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di terracina, sono state intraprese nell’aprile di quest’anno, a seguito del furto perpetrato nella notte dell’11 di quel mese all’interno del dipartimento finanziario comunale. nella circostanza, i tre malfattori - dopo aver forzato il portone d’ingresso dello stabile che ospita i predetti uffici - si erano impossessati dell’incasso dei parcometri, custodito all’interno di una cassaforte, per un valore di quasi 10.000 euro di moneta contante, e di un pc portatile conservato dentro un armadio metallico. 

I primi riscontri, ottenuti grazie all’analisi dei filmati ripresi dalle telecamere di video- sorveglianza installate nei pressi del dipartimento comunale, hanno consentito di ricostruire fedelmente le modalità con cui i tre criminali hanno agito e di raccogliere conferenti elementi informativi sui loro spostamenti.

Il prosieguo dell’indagine, svolta sia con il ricorso ad attività tecniche sia con i metodi tradizionali, ha infine consentito di individuare i tre destinatari delle odierne misure:

E.C., la donna, del ’76, P.O. del ’72 e C.R. del ’96, tutti residenti nell’hinterland napoletano e gravati da precedenti di polizia, anche specifici.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di napoli poggioreale, mentre la donna è stata ristretta presso l’istituto penitenziario femminile di Pozzuoli .

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