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Legge sulla Rigenerazione urbana nel Lazio, Marco Senesi di A.La.Sociale: "Possibilità per il Comune di recuperare l'ex Genio Civile"

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Una legge quella sulla rigenerazione urbana approvata dalla Regione mirata alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Una legge approvata tenendo conto non solo le questioni ambientali, ma anche economiche e sociali del nostro tempo. Stop quindi al consumo del suolo e inizio invece di una riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. La legge è stata presentata di recente presso la curia Vescovile di Latina dal Consigliere Forte e dall’Assessore Regionale Civita in presenza degli ordini degli Architetti, Ingegneri e Geometri della nostra Provincia.

I Comuni infatti, anche su proposte dei privati, possono individuare ambiti territoriali dove sono consentiti interventi di ristrutturazione edilizia o di demolizione e ricostruzione con una premialità nel caso di demolizione pari al 30% della volumetria esistente. Sono consentiti cambi di destinazione d’uso all’interno della stessa categoria funzionale tra le destinazioni compatibili e complementari come disciplinati dal testo unico dell’edilizia e previsti dal Prg (piano regolatore generale). Ma non solo visto le ultime vicende che hanno interessato

In particolare leggendo la legge risulta essere interessante, l’art..9 della legge con riferimento alle aree demaniali. Più esplicito è il contenuto nel comma 3 della legge “Interventi di riordino funzionale dei manufatti ricadenti nelle aree demaniali marittime e lacuali”. E’ previsto infatti qualora l’intervento di riordino preveda opere di urbanizzazione o altre opere di pubbliche interesse, il ricorso al permesso di costruire convenzionato.

In riferimento a questa nuova legge regionale infatti, invitiamo l’amministrazione a confrontarsi con gli uffici regionali per capire quali e se ci siano le condizioni per attivare un’opera di recupero dell’ex Genio Civile sita nel porto di Terracina. La struttura, come tutti sappiamo, ricade da tempo ormai in uno stato di pericolosità e di abbandono. Potrebbe essere, grazie a questa nuova legge, (ri)utilizzata e divenire un vero e proprio polo attrezzato per l’imbarco dei traghetti.

Potrebbe infatti quest’area diventare un vera e propria struttura destinata agli imbarchi. Con relativa sala di attesa e servizi igienici. Potrebbero partecipare alla realizzazione dell’opera le compagnie di navigazione in ina sinergia pubblico – privato. Le compagnie di navigazione potrebbero così finalmente traslocare in una struttura più moderna, comoda e sicuramente maggiormente efficiente abbandonando soprattutto e finalmente i Container dove adesso vengono effettuati i servizi di imbarco e di biglietteria.

Un investimento importante per il nostro turismo e per la nostra Città che, oltre al suo patrimonio storico, culturale e paesaggistico, può vantare una vicinanza invidiabile con le isole Pontine.

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