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Illuminazione scarsa nella zona del porto, l'intervento del presidente dell'associazione "Pro Badino"

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Da qualche tempo l'illuminazione al porto è a singhiozzo. Un disservizio che preoccupa molti cittadini che hanno inoltrato scatti e immagini sui nuovi canali di comunicazione, come facebook, per denunciare la questione di sicurezza e decoro.  La mancanza d’illuminazione innesca disagi e pericoli, con chiari problemi di sicurezza.  Visto l’avvicinarsi del 16 luglio, non ci resta, quindi, che chiedere alla Madonna del Carmine l’intercessione verso la pubblica amministrazione affinché si risolva la questione dell’illuminazione al Porto. Non accenna a risolversi il problema per l’area portuale che ha dell'illuminazione pubblica solo forse un vago ricordo; lampioni ad alto fusto sono spenti ormai da quattro anni, tanto che con la conseguente scarsa visibilità, gli automobilisti, motociclisti e pedoni sono costretti a muoversi nell'oscurità.

La situazione  che si sta subendo è inaccettabile il Comune che, ha il dovere di garantire i servizi essenziali e nel caso del buio al porto è completamente assente, è diventata una vera e propria emergenza in cui tutti hanno avuto la conferma di quanta superficialità ci sia nel gestire la questione. Eppure tutti, pagano le tasse.

L’illuminazione pubblica rappresenta il tipico servizio di pubblica utilità di rilevanza economica, dove le principali norme generali di riferimento sono rappresentate dal D.Lgs. 285/92 (il nuovo codice della strada) e dalla L. 10/91 (norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale).  Penso che il porto debba essere il biglietto da visita per una qualsiasi città che si rispetti, a maggior ragione se si parla di porto turistico di una città premiata con la bandiera blu.

L'illuminazione non può essere un aspetto secondario, e pensare che fino a qualche anno fa la marineria locale era una forza al punto di condizionare le amministrazioni locali per le scelte politiche, e, oggi nonostante qualche consigliere comunale eletto in assise, si subisce inermi la questione illuminazione, e, comunque la non gestione dell’intera area portuale (diventato ormai un importante snodo per le isole pontine) arreca un danno d’immagine all’intera collettività terracinese.

Arcangelo Palmacci

 

 

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