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Posta a giorni alterni, caos in diversi quartieri

Portalettere oberati di lavoro e anziani sul piede di guerra

La Redazione
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Doveva partire dai piccoli Comuni ma, alla fine, è stata Terracina una delle prime città in cui è stato attivato il servizio di posta a giorni alterni. Da mission impossibile gli obiettivi che vengono chiesti in questi giorni ai portalettere: consegnare il triplo della corrispindenza nella metà del tempo. Il risparmio è assicurato ma, in questi giorni, pare che non sia altrettanto garantita l’efficienza del servizio. A causa di un ritardo del carico rimasto a bloccato a Fiumicino, moltissima la posta rimasta in giacenza con intere zone in cui il postino non è proprio passato per un'intera settimana. Il vero problema sembrano essere le raccomandate la cui celerità non è più assicurata come un tempo. Dalle prime indiscrezioni trapelate pare che disagi importanti si stiano registrando anche a Cisterna, San Felice Circeo e Sabaudia e che, Terracina, tra i comuni in cui è partito il recapito a giorni alterni è addirittura uno dei Comuni in cui il sistema funziona meglio. A fine giugno, invece, il servizio di posta a giorni alterni partirà anche a Monte San Biagio.

In tempi di spending review, del resto, si taglia tutto, anche il servizio postale, ma è davvero lecito farlo? A stabilirlo sarà la Corte di Giustizia dell’Unione Europea intanto, nella Regione Lazio, la sperimentazione sulla consegna di lettere e bollette a giorni alterni parte proprio dai piccoli comuni della provincia di Latina. Intanto, quella che prima veniva considerata posta prioritaria, ovvero da consegnarsi entro 24 ore, può essere recapitata nei comuni interessati, già dal mese corrente, anche dopo tre giorni lavorativi. I più indispettiti sono gli anziani, che stanno prendendo d’assalto gli uffici postali dei piccoli centri; i più in difficoltà sono invece i portalettere che si ritrovano a dover consegnare, in un solo giorno, la corrispondenza di 48 o 72 ore, per di più nei paeselli dove il numero dei postini è ridotto all’osso.

E tra bollette scadute e giacenza accumulata, si prevede una stagione di fuoco. Che sulla regolarità di tale decisione ci fossero dei dubbi, è notizia addirittura precedente al lancio della sperimentazione. Allo stato attuale si tratta di capire se la consegna a giorni alterni della corrispondenza e dei giornali violi o meno la normativa comunitaria sul servizio postale universale. O meglio, se a violare la normativa sia la Legge di Stabilità 2015 che ha imposto la cosiddetta “deroga Poste”, prevista nel diritto europeo solo in casi straordinari. Dopo il ricorso dei 41 comuni piemontesi, il Tar del Lazio ha infatti sospeso il giudizio e passato la palla ai giudici di Lussemburgo. 

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