Il progetto che rientra nellâambito della convenzione firmata qualche settimana fa dal Circolo Legambiente di Terracina e lâITS Bianchini, finalizzata anche a rispondere allâAvviso pubblico del Miur per il potenziamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro a valere sui Fondi Strutturali Europei (FSE)â Programma Operativo Nazionale (PON) âPer la scuola, competenze e ambienti per lâapprendimentoâ 2014-2020, mira alla realizzazione di un presidio per il monitoraggio della qualità delle acque del mare, dei fiumi, dei canali e dei laghi del territorio della Riviera di Ulisse coinvolgendo inizialmente i territori costieri di San Felice Circeo, Terracina e Sperlonga.
Il progetto è partito nei giorni scorsi con lâesperienza di tirocinio che i ragazzi del Bianchini (indirizzo chimico) hanno fatto partecipando sia ai campionamenti sulla costa del Lazio effettuati nellâambito della indagine Goletta Verde 2017, assieme ai tecnici di Legambiente, che alle analisi microbiologiche realizzate nei laboratori di Legambiente a Roma.
Goletta Verde è la principale e più importante campagna di denuncia, informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del nostro mare, che dal 1986, ogni estate, compie il periplo delle coste italiane prelevando e analizzando campioni d'acqua ed eseguendo su ognuno le analisi microbiologiche e misure di parametri chimico-fisici, analizzando anche i rifiuti galleggianti in mare e le microplastiche.
Il progetto âDA GOLETTA VERDE ALLE SENTINELLE DEL MAREâ strutturato in fasi, prevede, dopo un periodo iniziale di tirocinio per lâacquisizione delle conoscenze e le competenze di base, una fase di consolidamento delle stesse e di predisposizione degli strumenti e delle dotazioni per poter realizzare, presso lâITS Bianchini, una struttura di laboratorio per le analisi fisico-chimiche e batteriologiche in modo da avviare un monitoraggio periodico delle acque come da programma scientifico Goletta Verde, tutto certificato da Legambiente ed operativo sul nostro territorio per tutto lâanno, con lâobiettivo di monitorare lâinquinamento organico (derivante da assenza di depuratori, di reti fognarie o dal cattivo funzionamento di tali sistemi), cioè la presenza di batteri fecali e dei numerosi germi patogeni che li accompagnano, la cui proliferazione è favorita dalla presenza di detersivi non biodegradabili che si riversano in mare, e la cui presenza non comporta, in genere, gravi rischi per la balneazione; ma lâinquinamento fecale può essere tanto notevole da porre seri problemi igienico-sanitari anche direttamente per lâuomo.
Un successivo, e più ambizioso, sviluppo del progetto consentirà , acquisendo ulteriori conoscenze e competenze e dotando il laboratorio di strumenti e strutture idonee, di poter estendere il monitoraggio periodico anche alle microplastiche; ai fertilizzanti chimici ricchi di fosfati e nitrati il cui uso eccessivo e scorretto in agricoltura e il conseguente scarico in fiumi, laghi e mari produce condizioni di eutrofizzazione; ai pesticidi, quali insetticidi e diserbanti, la cui immissione nei corsi d'acqua o la penetrazione nel terreno è ancora più grave visto che essendo poco biodegradabili rischiano di distruggere ogni forma di vita e di contaminare le risorse idriche; alle sostanze tossiche e non biodegradabili quali metalli pesanti, oli minerali, idrocarburi, ammoniaca, solventi ed altre ancora, il cui scarico nei corpi idrici determina un inquinamento di origine industriale legato in primo luogo ai residui di lavorazione.
Tutte queste sostanze chimiche, come messo in evidenza ormai da anni dallâISPRA (lâIstituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale) nei rapporti annuali sullo stato delle acque italiane, inquinano gravemente i corpi idrici e sappiamo bene, che al di là dellâinquinamento da batteri fecali (su cui in base alla normativa vigente lâARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) determina la balneabilità delle nostre coste), lâinquinamento chimico costituisce oramai la vera minaccia allâambiente e alla salute umana in quanto contamina in misura crescente sia le acque continentali sia quelle marine, producendo effetti dannosissimi sulla flora e sulla fauna, con gravi pericoli anche per lâuomo; effetti che non rimangono localizzati nelle zone di scarico, ma si fanno sentire spesso a distanze notevoli.
Lâobiettivo finale del progetto è quello di creare un centro di monitoraggio certificato ed autonomo, con lâ auspicabile coinvolgimento di altri partner territoriali (tra cui il gestore idrico Acqualatina SpA), per lâanalisi periodica delle maggiori e più pericolose cause di inquinamento del sistema delle acque della Riviera di Ulisse. I ragazzi del Bianchini diventeranno delle vere e proprie âSentinelle del Mareâ a guardia del mare e delle acque del nostro territorio durante tutto lâanno.
Il Progetto verrà presentato ufficialmente il prossimo 5 Luglio, in occasione della Tappa di Terra di Goletta Verde che sarà annunciato a breve, nel corso del quale verranno illustrate le maggiori iniziative che Legambiente sta realizzando sul tema del mare e della qualità delle acque sul nostro territorio (Beach Litter 2017, Spiagge e Fondali Puliti-Clean up the Med 2017, progetto #Plasticfreebeaches, campagna estiva SOS Goletta, Monitoraggio della Posidonia Oceanica e degli altri habitat protetti dei SIC marini tra capo Circeo e Sperlonga).
âIl progetto, al quale, in questi mesi abbiamo lavorato con Legambiente, è un progetto ambizioso e di grande valore. Una opportunità di formazione professionale concreta per i ragazzi ma anche una grande occasione di crescita civica per i giovani che hanno subito aderito allo spirito innovativo che Legambiente ha portato nella nostra scuola, mettendosi immediatamente in gioco e partecipando con entusiasmo alle attività promosse dal Circolo locale. La nostra scuola si impegna, con il supporto fondamentale di Legambiente e la collaborazione di altri partner che aderiranno al progetto a creare questo presidio territoriale per il monitoraggio delle acque che vuole essere non solo una occasione di pratica professionale per gli allievi ma anche un modo per dare concretezza ad un percorso di sostenibilità del nostro territorioâ dichiara il Prof. Maurizio Trani dirigente scolastico dellâITS Bianchini.
âFin dalla sua nascita, il circolo Legambiente di Terracina ha messo al centro della sua azione il tema cruciale, per il nostro territorio, del mare e quindi della qualità delle acque. Sono molte le iniziative, le indagini e i progetti che abbiamo promosso e realizzato in questo anno e mezzo di vita del Circolo sul tema. Alcune di grande rilievo come il lavoro di analisi e classificazione delle plastiche spiaggiate, che hanno portato la spiaggia di Levante di Terracina, ad essere una delle 5 spiagge italiane monitorate dallâAgenzia Europea per lâAmbiente ed i nostri dati ad essere presentati al Parlamento Europeo e allâOnu, o come il progetto, appena avviato assieme ai principali portatori di interesse nella economia del mare del nostro territorio, #Plasticfreebeaches finanziato dalla Fondazione del Principato di Monaco per la riduzione/eliminazione della plastica dalle nostre spiagge.
Il progetto âDa Goletta Verde alle Sentinelle del Mareâ rappresenta un ulteriore prestigioso passo avanti, perché avere un centro di monitoraggio delle acque della Riviera di Ulisse significa poter avviare un serio processo di promozione e di valorizzazione del nostro territorio, auspicato anche dalle amministrazioni più sensibili, che deve passare inevitabilmente attraverso una maggiore attenzione ai suoi corsi dâacqua (Linea Pio, Portatore, Ufente, Amaseno, Sisto, etc.) da cui derivano le gravi forme di inquinamento come il #marinelitter, le microplastiche e gli agenti chimici tossici che poi vanno a compromettere la qualità delle acque del nostro mare. Corsi dâacqua, della cui importanza tutti ci rendiamo ancora maggiormente conto in questi giorni di grande siccità che colpisce il nostro Paese, che devono, in primo luogo, essere monitorati dal punto di vista delle cause di inquinamento che vanno affrontate e progressivamente ridotte ed eliminate per consentire anche di offrire una maggiore fruibilità dei fiumi attraverso un loro utilizzo virtuoso favorito da strumenti di tutela della risorsa idrica e naturalistica innovativi come i Contratti di fiume, che aprono le porte a progettualità in grado di intercettare con successo i fondi europei.
I ritardi in questo settore costano multe salatissime allâItalia. Soldi che potrebbero essere spesi per mettere finalmente fine allâemergenza depurativa ed attuare una corretta gestione della risorsa idrica con azioni e strumenti precisi che coinvolgano tutti gli attori interessati, per poter arrivare a coniugare la qualità dei corpi idrici con la mitigazione del rischio e lo sviluppo socio economico delle comunità locali, e i contratti di fiume vanno proprio in questa direzione.
âInoltre, siamo soddisfatti che sia stato lâITS Bianchini stesso a proporci questo progetto, segno che le azioni che il Circolo sta facendo ed il valore che sta esprimendo sul territorio cominciano ad essere apprezzate dalla comunità che lo vive quotidianamente, progetto che Legambiente nella sua articolazione locale, regionale e nazionale supporterà con convinzione fornendo know-how, tecnologie e strumenti oltre a favorire la ricerca dei finanziamenti necessari. Un ringraziamento doveroso va in particolare ai Prof. Angelina Fruggiero e Ciro Ballone che hanno creduto con convinzione fin da subito in questa idea, proponendocela con entusiasmo e alla Prof. Piera Petti per aver coordinato lâattività di progettazione finanziata per il PON MIURâ dichiara Gabriele Subiaco Vicepresidente e responsabile scientifico.