Con apposita delibera di Giunta l’Amministrazione comunale di Terracina ha stabilito i nuovi criteri per la certificazione di idoneità abitativa degli alloggi destinati agli stranieri che fanno richiesta di ricongiungimento familiare. Come è noto, il diritto al ricongiungimento familiare prevede una serie di condizioni tra cui spicca la regolare disponibilità di una dimora decorosa. Il provvedimento licenziato oggi abroga la delibera del 5 febbraio 2013 e meglio adegua la documentazione da produrre per l’istanza alle reali esigenze espresse dal relativo decreto ministeriale. Da oggi, infatti, la procedura sarà molto più chiara: la domanda, in bollo, può essere presentata dal proprietario di casa, il conduttore o l’ospite e sarà necessario compilare un apposito modello fornito dal Comune, corredato da documenti personali, la planimetria dell’alloggio a firma di un tecnico abilitato indicante la destinazione e la superficie, la relazione del tecnico riguardante la regolarità edilizia, la dichiarazione asseverata di un tecnico abilitato di idoneità e conformità ai requisiti igienico-sanitari e il versamento di 100 euro per i diritti di segreteria, esattamente come previsto per tutti i residenti nel Comune di Terracina. Oltre ad alcuni adempimenti accessori, è stato eliminato il versamento di 20 euro relativo all’autenticazione della copia da presentare alla Prefettura. L’assessore ai Servizi Sociali Roberta Tintari esprime la sua soddisfazione per questo provvedimento: “Sono contenta perché abbiamo stabilito regole uguali per tutti. Grazie all’ottimo lavoro degli Uffici Comunali che hanno svolto un attento studio della materia siamo riusciti a rendere più chiaro, semplificandolo notevolmente, l’iter burocratico adeguandolo in toto alle procedure e alle regole che deve seguire qualunque cittadino residente a Terracina e, ulteriore motivo di compiacimento, ora è anche più economico. La chiarezza e la semplificazione – conclude la Tintari – aumentano notevolmente l’equità e la sicurezza perché si eliminano eventuali motivi di dissidio che minerebbero la coesione sociale”.
Roberta Tintari Assessore ai Servizi Sociali della Città di Terracina