Pubblichiamo integralmente la lettera esposto presentato dal Circolo Legambiente di Terracina "Pisco Montano" e firmato dal suo presidente Anna Giannetti, in merito ad una segnalazione arrivata via email di un espianto di giovani alberi di alto fusto in una area verde al centro della città denominata âArea Chezziâ di rilevanza archeologica e naturalistica, frequentato da famiglie e bambini e sede di uffici comunali frequentati da utenti di diversi servizi e che spesso sono in fila di attesa, ed è stata inviata a:
- Commissario Prefettizio
- Comando Provinciale Carabinieri Forestali
- Comando Stazione Carabinieri Forestali di Terracina
- Ufficio Ambiente Comune di Terracina
- Polizia Municipale di Terracina
- e pc Legambiente Lazio
Premesso che in data 2 settembre apprendiamo da una segnalazione di un privato, titolare di una Associazione denominata Oasi Azzurra, pervenutaci via mail ordinaria e poi riportata sulla stampa locale https://latinatu.it/parco-area-chezzi-a-terracina-insorge-lassociazione-autorizzata-estirpazione-alberi/ , della volonta' della Amministrazione Comunale di procedere in tempi brevissimi all'espianto di 11 importanti esemplari di alto fusto, siti nell'Area Chezzi (specie Canfora e Grevillea Robusta), alberature di particolare pregio paesaggistico e naturalistico e perfettamente inserite nel panorama cittadino e che forniscono ombra e riparo a cittadini e turisti durante la calura estiva.
Tali alberature sono giovani e vennero piantate, dallâallora Gestore del Verde Urbano di concerto con lâAmministrazione Comunale, nel dicembre 2018 a valle del tremendo uragano mediterraneo del 29 ottobre che spazzo' via molti alberi in città e che costoâ anche la vita a due nostri concittadini. Tali piantumazioni erano necessarie anche per poter dare luogo ad un evento natalizio denominato âLa Foresta Incantataâ. Dal 2018 (ben 4 anni fa!!) gli alberi sono stati curati e manutenuti dallo stesso Gestore del Verde Urbano, crescendo in salute e vigore.
Data la rilevanza del patrimonio arboreo, le dimensioni, lâetà giovane e lâaltezza, ed essendo le alberature perfettamente integrate nel paesaggio dellâArea Chezzi, come dimostrano le foto allegate, riteniamo tale ipotizzato espianto un grave danno per la collettività , la sua salute e benessere, oltre che un danno ambientale e pertanto chiediamo a voi di accertare lâeffettiva sussistenza del fatto e di indagare sulle motivazioni che hanno portato la Amministrazione a tale grave decisione, anche alla luce del fatto che questo non è il periodo migliore per gli espianti e non sappiamo se sono previste contestuali ripiantumazioni di alberature di paragonabile grandezza e funzionalità e questo anche alla luce della sofferenza che comunque le alberature patirebbero a causa di un espianto, sofferenze che chiediamo siano accertate con una perizia indipendente preordinaria allâesecuzione dellâespianto.
Inoltre appellandoci alla legge nazionale 10/2013 âNorme per lo sviluppo degli spazi verdi urbaniâ ed in particolare allâart.7, comma 4 che specifica che gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dellâapparato radicale devono essere effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale (anche paesaggistica), previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo forestale dello Stato, chiediamo di verificare la presenza e validità delle autorizzazioni rilasciate dal Comune di Terracina e visionare gli allegati con le relazioni tecniche in merito alle avvenute manutenzioni periodiche, eventuali patologie riscontrate o criticità statiche rilevate e il loro rispetto delle Leggi Nazionali, Leggi Regionali e dei Regolamenti Comunali, anche se va ricordato poi che questa Amministrazione Comunale risulta ancora carente di un Piano del Verde Urbano, di un Regolamento del Verde urbano, di un Regolamento scavi e ripristini e di un piano di ripiantumazioni, strumenti fondamentali per assicurare una programmazione ed una gestione corretta del verde urbano. In particolare chiediamo di verificare se gli esemplari da espiantare siano stati oggetto di valide analisi per verificarne l'eventuale pericolosita' per la pubblica incolumita'.
Secondo lâultima edizione dellâEcosistema Urbano Legambiente Terracina 2022 (su dati del 2021) recentemente presentato alla stampa dal nostro Circolo, gli indicatori di Verde Urbano per Terracina (verde pubblico disponibile, verde urbano fruibile, densitaâ degli alberi in cittaâ, aree dedicate a orti urbani e sociali, superficie percorsa dal fuoco, strumenti di pianificazione come il Piano del Verde, Regolamento del Verde, Censimento del Verde, Catasto degli Alberi) sono molto carenti rispetto alla media delle città confrontabili. In particolare lâestensione pro-capite di verde fruibile a Terracina che è di 4,88 mq/abitante contro una media di città confrontabili di ben 42 mq/abitante, un valore che è addirittura sotto il valore previsto dagli standard urbanistici che è di 9 mq/abitante, e questo è davvero molto critico per una città a vocazione turistica ma che sconta una storica carenza di Verde.
Inoltre chiediamo di verificare la sussistenza di piani di compensazione, ovvero, nel caso di espianti assolutamente necessari per ragioni di pubblica incolumita', quali sono le azioni messe in atto per la contestuale piantumazione di nuovi esemplari e secondo quali criteri e a tale proposito segnaliamo l'adesione dello stesso Comune di Terracina, con Delibera di Giunta n. 35 del 5 marzo 2019 http://hosting.soluzionipa.it/terracina/albo/albo_dettagli_full.php?id=13109 alla campagna nazionale MOSAICO VERDE di Legambiente e AzzeroCo2, che prevede un servizio di riforestazione gratuita per gli Enti. https://www.mosaicoverde.it/
Anna Giannetti
Presidente
Circolo Legambiente Terracina "Pisco Montano"