L'associazione Caponnetto sulla vicenda della Pro-infantia

Associazione Antonino Caponnetto
22/12/2021
Comunicati Stampa
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Abbiamo  appreso  dagli  atti  della  Procura  della  Repubblica  di  Latina,  del  rinvio  a  giudizio  di  sei  indagati  per  la  vicenda  Pro  Infantia,  tra  cui  il  vice  sindaco  di  Terracina,  geometra  Pierpaolo Marcuzzi,  e dell’individuazione, quali parti  offese la Regione Lazio ed il Comune di Terracina.  

Nonostante la prima udienza  sia prevista per il prossimo 11 gennaio ad oggi, pur essendo ormai a ridosso della data d’inizio del processo, non si ha  notizia alcuna circa la decisione, da parte degli enti individuati quale parte offesa, di costituirsi parte civile. 

L’Associazione  contro  le  Illegalità  e  le  Mafie  A.  Caponnetto  ritiene  opportuno,  che  in  tempi estremamente  stretti,    la  Regione  Lazio  e    il  Comune  di  Terracina  facciano  immediatamente chiarezza sulle loro reali intenzioni.  

Riteniamo  che  non  siano  accettabili  difese  corporative  ed  antidemocratiche  ed  atteggiamenti  autoassolutori  da  parte  di  chi  ha  la  responsabilità  di  gestione  ed  amministrazione  della  cosa pubblica, anche  quando,  come  in  questo  caso,  tanto  eclatanti  sembrano  essere  i  danni  arrecati 
alla collettività.

Ci  aspettiamo  quindi  uno  scatto  di  dignità  da  parte  dei  rappresentanti  istituzionali  di  Comune e Regione, indipendentemente dai loro ruoli, affinché si riapproprino del ruolo di garanti della legalità e  si  pongano  a  tutela  degli  interessi  collettivi,  costituendosi  parte  civile  in  un  processo  che  li individua quali parti offese. 

Sottrarsi a tale dovere rappresenterebbe una grave, ed inaccettabile, lesione alla cultura del buon governo  e  della  legalità  e  costringerebbe  i  cittadini  ad  avviare  un  azione  sostitutiva  a  tutela  della propria collettività.  

La Segretaria nazionale  
Simona Ricotti 

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