Nella seduta di ieri, 11 dicembre2019, del Consiglio Comunale è stata approvata allâunanimitaâ la mozione di Dichiarazione di Emergenza Climatica, inviata da Legambiente Terracina il 5 giugno scorso a tutti i Consiglieri, alla Giunta e al Sindaco via PEC e presentata in Consiglio oggi 11 dicembre 2019 dalla Consigliera Valentina Berti, capogruppo del Partito Democratico. La mozione è stata presentata e discussa davanti ad una nutrita delegazione di Legambiente Terracina e della Scuola Sostenibile âClimate Change Schoolâ ITS A. Bianchini, con la presenza di Gustavo Giorgi, Presidente del Circolo Legambiente Arcobaleno di Latina e referente del Coordinamento Pontino per il Clima e molte Associazioni e cittadini presenti.
La discussione, dopo la puntuale illustrazione della Consigliera Valentina Berti, ha visto la replica dellâAssessore allâAmbiente Emanuela Zappone, la quale si è espressa a nostro avviso incomprensibilmente contro lâaccoglimento della mozione sostenendo la tesi, assai difficile da provare, che la stessa mozione fosse addirittura âsuperataâ(!) dalle azioni già messe in campo dallâAmministrazione, lâintervento del Consigliere Valentino Giuliani, capogruppo della âLega-Noi con Salviniâ il quale, sottolineando il momento epocale, ha invece sostenuto con forza lâurgenza dellâadozione della mozione sottolineandone anche la valenza culturale importante per la nostra Città , lâintervento del Consigliere Alessandro di Tommaso capogruppo del Gruppo misto che ha sostenuto anche se più tiepidamente la mozione ringraziando comunque la nostra Associazione, fino allâintervento del Consigliere Patrizio Avelli, capogruppo Fratelli di Italia, il quale proponeva una non meglio âprecisataâ sospensione/ritiro della mozione per favorire un ripensamento generale, dando tempo a tutti di riesaminarla e arricchirla, e questo nonostante la nostra mozione sia stata inviata a tutti il 5 giugno scorso, quindi esattamente 6 mesi fa! Con la risposta in chiusura e molto efficace della Consigliera V. Berti, che non lasciava spazio ad ambiguitaâ, il Consiglio tutto ha peroâ poi ritenuto di approvare allâunanimitaâ la mozione. Terracina entra cosiâ nella lista dei circa 100 Comuni che hanno approvato una dichiarazione di Emergenza Climatica https://www.google.com/maps/d/u/1/viewer?mid=1ixNf9nHzz_a9NBMPlZ0Lrqz-wScUC71a&ll=45.490137733048876%2C12.202322255322315&z=13 , tra cui Milano, Aosta, Napoli, Lucca, Padova, Siracusa, Savona, Cesena, Torino, Bergamo, Varese, Ravenna, Genova, Parma, Modena, Ferrara, Ancona, Bari, Brescia, Rimini, Bologna, Roma ma anche Follonica, Lanciano, Pinerolo, Civitavecchia, Agrate Brianza, Rovigo.
Si è ricordato in aula, proprio durante la discussione, quello è successo a Terracina il 29 ottobre 2018, un disastro climatico senza precedenti che ha provocato la morte di due concittadini e che è entrato tristemente nella casistica nazionale dellâOsservatorio Cittaâ Clima di Legambiente, di cui recentemente è stato presentato lâultimo Rapporto, https://www.legambiente.it/emergenza-citta-ecco-i-dati-dellosservatorio-legambiente-sui-mutamenti-climatici/ . LâOsservatorio nazionale ha lâobiettivo di raccogliere e mappare le informazioni sui danni provocati in Italia dai fenomeni climatici e dal 2010 ad oggi, sono 563 gli eventi registrati sulla mappa del rischio climatico, con 350 Comuni in cui sono avvenuti impatti rilevanti e tra questi purtroppo a seguito del disastro climatico del 29 ottobre 2018, anche il Comune di Terracina, considerando che solo nel 2018, il nostro paese è stato colpito da 148 eventi estremi, che hanno causato 32 vittime e oltre 4.500 sfollati, un bilancio di molto superiore alla media calcolata negli ultimi cinque anni, senza considerare anche i costi economici enormi che questo comporta per il nostro Paese.
Lâemergenza climatica va combattuta agendo su più fronti. Innanzitutto la mitigazione delle cause che producono i cambiamenti climatici cioè le emissioni in atmosfera dei gas climalteranti (principalmente CO2 e metano) derivanti dalle fonti fossili (carbone, petrolio, gas) ma anche dagli allevamenti intensivi. Questo si fa fissando degli obiettivi di riduzione della CO2 in atmosfera e promuovendo delle azioni di riduzione delle emissioni. Il Comune di Terracina a questo proposito ha deliberato il 25 giugno scorso, e dopo anni di ritardo, il Piano di Azione per lâEnergia Sostenibile e il Clima (PAESC) che fissa un obiettivo di riduzione della CO2 al 2030 al 41,8% attraverso una serie di azioni che vanno ad agire principalmente sulla riduzione dei consumi elettrici e termici, la adozione di nuove tecnologie per sfruttare le fonti rinnovabili, il rinnovamento del parco auto privato e la promozione della mobilità sostenibile. Il PAESC del Comune di Terracina purtroppo, nonostante laâ Câ nel nome, non prevede, ad oggi, obiettivi e azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, ma a seguito della approvazione della mozione di oggi sarà necessario accelerare e definire, tempo sei mesi, un vero cronoprogramma fitto di obiettivi ed azioni.
Gli obiettivi e le azioni vanno esplicitati anche attraverso lâarticolazione a livello locale del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) che deriva dalla Strategia Nazionale di Adattamento Climatico (SNAC) e del Piano nazionale integrato per lâenergia e il clima (PNIEC) oltre che come detto integrando nel PAES(C) la componente di adattamento ai cambiamenti climatici. Obiettivi ed azioni, che partendo da una analisi precisa delle vulnerabilità del nostro territorio con riferimento ad eventi calamitosi quali alluvioni, allagamenti, frane, incendi, erosione costiera, inondazioni, isole di calore, nubifragi, bombe dâacqua, uragani, siccità che purtroppo accadono per effetto dei cambiamenti climatici sempre più frequentemente e sempre con maggiore intensità , vadano a ridurre i rischi e quindi i potenziali danni a persone, strutture e cose. Queste azioni dovranno essere definite con riferimento alle principali vulnerabilità del nostro territorio, prevedendo anche una valutazione delle risorse economiche ed una stima dei tempi di realizzazione. Allâinterno del Piano Azioni di Adattamento Climatico va posta poi una particolare attenzione agli aspetti di informazione e formazione che dovranno coinvolgere tutta la popolazione e le associazioni attive sul territorio , organizzando una struttura sempre più efficiente di protezione civile locale formata sui rischi climatici ed una struttura efficiente e diffusa di monitoraggio e sorveglianza che permetta di intervenire tempestivamente con un sistema di allarme, definendo procedure ed un piano di emergenza per fornire alle persone le misure minime di comportamento nelle situazioni di emergenza.
âSiamo sinceramente soddisfatti per lâimpegno e il coraggio mostrato dal Consiglio Comunale nel dichiarare Emergenza Climatica, e proprio durante la settimana della Conferenza ONU sul Clima COP25 a Madrid in cui si stanno formulando gli accordi e le risoluzioni probabilmente più importanti della Storia dellâUomo sul Clima, e ringraziamo la Consigliera Valentina Berti del Partito Democratico per aver accolto le nostre sollecitazioni ed aver avuto la determinazione di presentare la nostra proposta. Di fatto poi questa mozione, elaborata dal nostro Circolo e ispirata al lavoro degli European Greens-Europa Verde), una forza presente nel Parlamento Europeo con 75 seggi (quasi il 10% del totale), e già adottata in diversi Paesi e Comuni europei e italiani, vuole avere solo lâobiettivo di integrare ed accelerare tutte le iniziative già intraprese dallâAmministrazione e metterle come si dice âa sistemaâ, e contribuire ad elaborare nei prossimi 6 mesi â tali sono i tempi dettati da una emergenza- un vero cronoprogramma accurato, fatto di obiettivi e azioni e iniziative concrete, al quale ovviamente come Legambiente tutta, dal livello locale a quello nazionale, avremo lâonere di contribuire e monitorare. Primo tra tutti il completamento del PAES approvato anche con la parte Climatica, la formulazione di un Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), uscendo poi dalla lista burocratica e senza anima delle delibere approvate cosiâ come riportata dallâAssessore allâAmbiente Emanuela Zappone ed entrando finalmente nella realtaâ pratica delle azioni e nella concretezza dei problemi della Cittaâ. Lâobiettivo è anche quello di far acquisire rapidamente alla nostra Città una nuova cultura, perché il cambiamento climatico sta mutando (anzi possiamo oramai ben dire, ha ormai definitivamente mutato) il contesto di rischio, con fenomeni che saranno sempre più frequenti ed intensi. Il rischio si può e si deve pianificare per tempo, per salvare vite umane e ridurre e mitigare i danni alle persone ed alle cose, e non intervenendo solo quando i disastri sono oramai già accaduti. Per questo abbiamo recentemente inaugurato a Terracina anche la prima âClimate Change Schoolâ della Provincia di Latina, la nostra Scuola Sostenibile âITS A. Bianchiniâ, dove ogni venerdiâ di ogni mese con il programma SOS Clima - âFridays for Climateâ proviamo a fare il punto anche con la partecipazione attiva degli alunni, su tutti gli aspetti critici dei cambiamenti climaticiâ dichiara Anna Giannetti, Presidente del Circolo Legambiente Terracina Pisco Montano e Consigliere Nazionale di Legambiente.
Il prossimo venerdì 13 dicembre alle ore 12 Legambiente Terracina, in collaborazione con il Coordinamento Pontino per il Clima, in occasione del calendario di incontri sul Clima, i SOS Clima - Fridays for Climate, aperti a tutta la cittadinanza e alle Scuole, presenteraâ presso lâAula Magna dellâITS A. Bianchini, la mozione approvata e le sue implicazioni operative e proietteraâ video e risoluzioni/accordi in fase di negoziazione e definizione allâinterno della UN Climate Change Conference COP 25 (2 â 13 December 2019) che si sta svolgendo in questi giorni a Madrid.