Contrariamente a quanto apparso su un organo di stampa nella giornata di ieri e rilanciato in maniera improvvida attraverso i social network riguardo la bollettazione TARI, occorre specificare che nel 2018 non è stato previsto alcun costo aggiuntivo rispetto alla copertura integrale del costo di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani. Erroneamente ci si è riferiti ad una bollettazione del 2016, definita durante la gestione commissariale del Comune di Terracina, quando venne caricato sul PEF circa 1 milione di euro come accantonamento prudenziale rispetto ad un contenzioso in essere con la società Servizi Industriali. Da due anni non viene caricata sui cittadini alcuna spesa supplementare rispetto a quella effettivamente sostenuta per la pulizia della città .
Probabilmente lâerrore nasce perché nel PEF 2016, contemporaneamente allâaggravio di 1 milione, veniva detratto circa mezzo milione relativo alle sanzioni elevate contro la Servizi Industriali, secondo una procedura analoga a quella del 2015. Nelle bollettazioni 2017 e 2018, non essendoci state sanzioni alla ditta che svolge il servizio di nettezza urbana né accantonamenti, tranne quelli previsti dalla legge come il 5% del fondo di svalutazione crediti e lâadeguamento Istat di 265 mila euro, non è stato aggiunto nemmeno 1 centesimo. A proposito dellâadeguamento Istat, è necessario segnalare che nel 2015 e nel 2016 questa voce non fu inclusa nel PEF. Si ribadisce, quindi, quanto già detto in sede di approvazione di PEF: questâanno nella bolletta TARI dei cittadini di Terracina ci sarà un abbattimento di 122 mila euro da ripartirsi tra utenze domestiche e non domestiche.
Giova ricordare che questâanno sono stati inclusi servizi aggiuntivi come lâEcopoint di prossima installazione presso lâarea portuale, le foto trappole contro lâabbandono dei rifiuti, lâapplicazione per smartphone Junker appena approvata dalla giunta. Con riferimento al contenzioso in atto con la società Servizi Industriali, si porta a conoscenza che pochissime settimane fa la CTU, il Consulente Tecnico di Ufficio, organo peritale nominato dal giudice, ha dato ampiamente ragione al Comune di Terracina rigettando la stragrande maggioranza delle richieste della controparte (per un importo di oltre 10 milioni di euro). Dato lâequivoco che sta ingenerando nella comunità cittadina un grande dibattito si prega di dare adeguata diffusione al presente comunicato, valutando la rimozione dai social di una notizia che non corrisponde a veritÃ