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Italia Realtà Civica: incuria e abbandono in centro città

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L’immagine decorosa della città, il senso di ordine e pulizia, la qualità della vita di chi la vive o la frequenta costituiscono un fattore articolato e complesso, che dipende dall’impegno di tutte le componenti  cittadine, ma che in alcuni casi si rende evidente con estrema semplicità.

Andando per ordine e definendo  una corretta programmazione delle politiche di governo alla quale  si accompagna anche il senso civico e l’impegno di tutti i cittadini, si deve dire che  un’Amministrazione comunale ha il dovere di garantire la civile convivenza anche attraverso l’attività di controllo del territorio e di prevenzione, al fine di tutelare i necessari requisiti di igiene e pubblico decoro, fattori questi che costituiscono i presupposti indispensabili per consentire ad ogni cittadino uguali condizioni di vivibilità e libera fruibilità della città.

Il tema del “pubblico decoro” non rappresenta infatti una mera questione estetica, ma il frutto di tutti quei singoli comportamenti che contribuiscono, nell’insieme, all’equilibrata condivisione degli spazi comuni e, di conseguenza, rendono l’aspetto della città coerente con i principi di pulizia, ordine, armonia comunemente accettati e condivisi. Il rispetto e la cura dell’ambiente circostante,  potrebbe evitare ulteriori danni e depauperamenti e possibilmente, anche apportando qualche contributo migliorativo, l’Amministrazione comunale perseguirebbe il fine comune di garantire un’immagine complessivamente ordinata e decorosa di tutta la città.

Sono questi i principali interventi contenuti nel nuovo Decreto legge n. 14 del 20 febbraio 2017 convertito, con modificazioni, con la Legge n. 48 del 18 aprile 2017:

maggiori poteri ai sindaci, ordine di allontanamento e divieto di accesso in particolari luoghi, misure di sicurezza integrata e patti per l’attuazione della sicurezza delle città, contrasto allo spaccio di stupefacenti, alla vendita e alla somministrazione di alcolici ai minori, alle occupazioni arbitrarie di immobili e ai parcheggiatori abusivi.

Le misure urgenti ivi disciplinate sono volte a garantire la sicurezza urbana, intesa come bene pubblico che attiene alla vivibilità e al decoro delle città.

Così, con particolare riferimento all’articolo 50, comma 5 del TUEL, sulle ordinanze contingibili e urgenti adottabili dal sindaco in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, il nuovo testo aggiunge un ulteriore periodo ai sensi del quale le medesime ordinanze sono adottate anche in relazione all'urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio come quello che stiamo per presentarvi con il supporto di immagini ma è tutto inutile se i poteri rimangono sulla carta e nessun intervento sperato, anche quelli più semplici, viene adottato per fronteggiare situazioni che ristagnano peraltro da tempo come la situazione descritta in via Flavio Gioia e via Stella Polare, in pieno centro città presso le case di proprietà comunale e vicino ad un sito archeologico, il Porto Traianeo, altrettanto degradato e lasciato a se stesso (ma questa è un’altra storia).

La Legge può prescrivere tutto ma se non c’è volontà o interesse…ovvero persone capaci!

 

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