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Barriere architettoniche e illuminazione, la provocazione di Spi/Cgil: "Ma Cristo si è fermato a Eboli?"

Lino Bucci è durissimo con l'amministrazione e passa in rassegna tutte le buche, le erbacce, le zone senza lampioni e i marciapiedi dissestati della città

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In questi giorni lo SPI/CGIL Lega Monti Lepini Terracina, nell’ambito del progetto “Terracina città per anziani”  ha iniziato ad incontrare gli over 65 partendo dalle periferie con lo scopo di evidenziare ancora una volta all’Amministrazione Comunale le problematiche che li rendono a tutt’oggi “prigionieri” della nostra città.

La prima zona presa in esame è stata quella che va dai quattro lampioni, passando per il Polo Trasporti fino ad arrivare alle case popolari di Via Firenze.

Se dovessimo formulare un giudizio  per come è stata gestita - è il commento di Lino Bucci, segretario generale SPI/CGIL Lega Monti Lepini-Terracina - sarebbe meglio dire non gestita, questa parte di Terracina lo stesso sarebbe purtroppo impietoso. Questa ampia fetta della città versa in uno stato di completo abbandono da anni e questo è sotto gli occhi di tutti e chi ne fa le spese sono particolarmente gli anziani.

Leggiamo in questi giorni sui quotidiani locali della discreta salute che godono le casse comunali, con entrate mai viste fino ad oggi, ma mai una piccola somma è stata investita per dare un minimo di decoro a questa zona. Atteso che sia il nostro Sindaco che tutto il suo schieramento hanno sempre fatto della legalità e della sicurezza una loro bandiera questa situazione dovrebbe imbarazzarli non poco. Anche noi dello SPI/CGIL Lega Monti Lepini Terracina vogliamo fortemente sia la legalità che la sicurezza ma nei fatti concreti in quanto riteniamo diritti essenziali soprattutto per gli over 65 vista la loro maggior fragilità rispetto agli altri.

Iniziando da Via della Stazione scopriamo che i suoi marciapiedi sono un percorso di guerra e quando l’illuminazione scarseggia per il cattivo funzionamento di qualche lampione, cosa abbastanza frequente, l’infortunio, particolarmente per coloro che rappresentiamo, è dietro l’angolo con ricadute anche sotto l’aspetto psicologico. Per non parlare della presenza di rovi che possono ferire seriamente i pedoni.

Proseguendo denunciamo che nel Piazzale di Via Firenze non esiste un lampione. Eppure stiamo parlando di un piazzale di ben oltre 15.000 metri quadrati sempre pieno di buche completamente al buio e dove transitano centinaia di abitanti compreso bambini ed anziani che, oltretutto, si recano nel tardo pomeriggio e la sera nella Parrocchia dei SS Martiri Terracinesi chi  per la messa chi per il catechismo con tutti i rischi e pericoli ben comprensibili.

Lasciamo ai cittadini immaginare il tipo di sporcizia sempre presente in questo luogo che definiamo “Piazzale del vizio”: fazzolettini, profilattici, siringhe , immondizia di ogni tipologia ecc. ecc.

A tal proposito più volte anche ufficialmente abbiamo fatto presente in alcuni incontri la situazione degradata del posto. L’ultimo di questi con i due  Assessori competenti  Luca Caringi ed Emanuele Zappone  ben oltre un anno fa. Solo promesse ovviamente nei fatti mai mantenute.

Per non parlare del fatiscente “Polo Trasporti” completamente in assenza di servizi igienici e da qualche tempo con una piccola saletta di attesa, con all’interno due panche di ferro, conosciuta solo ai curiosi  visto che non esiste neanche un piccolo cartello con l’indicazione di cosa sia. Per non parlare della segnaletica ormai un ricordo.

Proseguendo nel nostro itinerario percorriamo Via Appia Antica strada che, quando piove, si allaga totalmente diventando pericolosissima per gli abitanti, per i pedoni e per i veicoli che vi transitano con erbacce ed anche qui si riscontrano rovi pericolosissimi.

Eppure da questa zona sei anni fa, nel discorso di inaugurazione del Polo Trasporti, doveva iniziare la rivoluzione terracinese.

Noi dello SPI/CGIL  - conclude la nota  - abbiamo creduto al nostro Sindaco quando pronunciò questa frase ma……….

Prossimamente incontreremo gli anziani  del quartiere dormitorio Calcatore e della periferia Nord di Terracina compreso Borgo Hermada.

 

                                                                     

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