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Stalking e atti persecutori tanto da rendere la vita della ex un incubo: arrestato

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Gli Agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina, dopo una complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione all’ Ordinanza che dispone la Misura Cautelare della Custodia in Carcere emessa, a carico di BOUQALBA Rachid nato in Marocco il 26.06.1970 resosi responsabile del reato di stalking nei confronti della ex convivente. Lo stesso, già noto alle forze dell’Ordine, tra l’altro era stato tratto in arresto dagli Agenti del Commissariato di Terracina nel dicembre dell’anno 2015 per il reato di maltrattamenti in famiglia perpetrati nei confronti della stessa donna.

Le circostanze che hanno portato la vittima a rivolgersi ancora una volta alla Polizia di Stato sono state le continue condotte moleste dell’ex convivente che, anche dopo avere espiato il carcere ed essere stato allontanato, non si era mai rassegnato alla fine della loro relazione.

Nonostante i continui rifiuti della donna, il cittadino marocchino si presentava in piena notte presso l’abitazione della stessa suonando al citofono e minacciandola di morte se non avesse riallacciato la loro relazione. Più volte nei luoghi pubblici l’uomo la pedinava e alla presenza di persone la offendeva. In una circostanza la seguiva e vedendo che la stessa non aveva intenzione di incontrarlo la raggiungeva colpendola al cranio con un pugno.

Recentemente aveva iniziato a presentarsi anche sul luogo di lavoro della vittima ove le proferiva insulti e diffamazioni cercando di minarne la reputazione. La donna, allo stremo, era costretta a vivere in un perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità. A questo punto gli Agenti del Commissariato temendo che una escalation di violenza potesse mettere in pericolo la vita della donna approntavano un’attività investigativa tesa alla prevenzione di ulteriori condotte criminose. Durante un predisposto servizio l’uomo veniva rintracciato mentre stava molestando la donna telefonicamente aggirandosi preso il luogo in cui la stessa si trovava.

Raccolti tutti gli elementi utili per la ricostruzione dei molteplici episodi criminosi la quadra Anticrimine formulava richiesta di emissione di un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere che aveva l’epilogo sperato con l’accoglimento del Sostituto Procuratore Dott.ssa GENTILE Simona, che il G.I.P. del Tribunale di Latina Dott.  Pierpaolo BORTONE disponeva nei confronti dell’indagato per i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari. L’uomo dopo le formalità di rito è strato ristretto presso la Casa Circondariale di Latina.

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