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Nuova disciplina tariffaria per le mense scolastiche di Terracina

Assessore Tintari: “Le buone politiche per la famiglia partono anche da informazioni corrette sui temi che la riguardano"

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Come è noto da gennaio saranno introdotte le nuove tariffe legate all’Isee, lo strumento ormai utilizzato da tutte le pubbliche amministrazioni come criterio per l’esenzione o la riduzione della spesa dei cittadini rispetto all’accesso alle prestazioni a domanda individuale.

L’assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, Roberta Tintari, chiarisce i termini del provvedimento: “Abbiamo scelto di far partire la nuova disciplina da gennaio perché consideriamo i mesi autunnali, quelli in cui verrà richiesta la produzione dell’Isee in previsione del nuovo anno, come fase sperimentale dell’iniziativa che servirà a comprendere quale sia la reale misura delle condizioni economiche delle famiglie degli studenti ed eventualmente rimodulare le fasce e le tariffe da applicare. Non solo: si tratterà anche di un monitoraggio che ci consentirà di poter avere uno spettro più ampio della condizione socio-economica di Terracina, con elementi di valutazione utili a concepire un’autentica politica per la famiglia. Anche in merito ai calcoli riportati occorre fare una precisazione: le fasce indicate corrispondono al valore Isee, non al reddito delle famiglie.

Infatti, l’Isee non coincide semplicemente con quanto guadagna una famiglia, ma è un valore che scaturisce dal calcolo anche del patrimonio immobiliare e mobiliare e delle spese come l’affitto, il numero dei componenti del nucleo e altre detrazioni. Quindi non è corretto dire che se si guadagna 20 mila euro l’anno si paga come chi guadagna 50 mila. Ci sono famiglie che hanno 20 mila euro di reddito annui con un valore Isee al di sotto della soglia di 8 mila e quindi con l’accesso alla prestazione alla tariffa più bassa. È molto probabile che tante famiglie che attualmente spendono 2,50 euro a pasto, rientreranno nella prima e seconda fascia, cioè quelle da 1,14 e 2,05 euro, con un risparmio evidente.

Io non so se la consigliera Berti dispone di dati precisi e diffusi della situazione delle famiglie di Terracina, ma la sua polemica poggia su convinzioni errate e le sue affermazioni sono fuorvianti. Inoltre faccio presente che abbiamo introdotto uno sconto del 10% dal secondo figlio in poi e nei casi di gravissima indigenza intervengono comunque i Servizi Sociali e le situazioni di questo genere finora presentatesi non sono più di una ventina. L’Amministrazione è molto attenta ai cittadini in condizioni di debolezza e sulla refezione scolastica il Comune investe circa 350 mila euro l’anno che, per una servizio a domanda individuale, rappresenta una cifra veramente importante. Due considerazioni conclusive: innanzitutto se si vuole promuovere una politica attenta alle famiglie bisogna partire da informazioni corrette e veritiere. Ogni novità inizialmente causa disorientamento e incertezza. Come sempre i nostri Uffici accompagneranno le famiglie con lo scopo di semplificare e coadiuvarle in questa fase di nuovo regime la cui adozione, lo ribadisco, è subordinata alle risultanze del monitoraggio rappresentato dalla richiesta dell’Isee. Desideriamo sempre migliorare la nostra offerta sociale con il massimo impegno e disponibilità"

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