L'Associazione "Le Terre di Ulisse" sulle strisce pedonali incriminate dopo l'ultimo incidente

ASS. CULTURALE E DI PROMOZIONE TURISTICA “Le terre di Ulisse”
15/02/2017
Comunicati Stampa
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Dopo alcuni mesi di gestione amministrativa, possiamo affermare che sono mancanti le condizioni di agibilità politica, di dialettica con la Città e che un’amministrazione comunale dovrebbe sempre garantire ai cittadini. Avanziamo una proposta: dibattiti televisivi settimanali su ogni singolo argomento, non possiamo rifugiarci nei social, è molto riduttivo, non è partecipativo, non è incalzante. Questa è una Città fuori dagli schemi, lontanissima dal buon senso, pesantemente irriguardosa per le fasce deboli e virtuose della popolazione: i pedoni!

Riteniamo opportuno ancora una volta sottolineare la pericolosità nel percorrere a piedi la Via SS. Annunziata e il Corso Anita Garibaldi (dall’incrocio con Via d’Annunzio) con la sosta autorizzata delle auto ambo i lati, nonostante la mancanza dei marciapiedi! Pedoni di ogni età, genitori con passeggini o altro al seguito, quante difficoltà! Disseminati per la città troviamo  gazebi, dehors, marciapiedi inesistenti o danneggiati, buche a non finire, e queste non solo in periferia, ma anche nel pieno centro urbano, nel salotto buono! Questa è una Amministrazione che considera l’utenza debole,  pedoni e ciclisti urbani, quali soggetti di intralcio al traffico automobilistico, consolidando l’attuale tendenza culturale di considerare la strada a servizio esclusivo dell’utenza motorizzata.

Occorre invece realizzare la progressiva estensione del territorio per i ciclisti e che non può essere limitato alle sole piste ciclabili, ma deve essere compreso in una sorta di umanizzazione della strada, senza l’imposizione della sola ciclabile. Una segnaletica ignorante, disorganizzata, disarmonica, deficitaria, con attraversamenti  che non sempre garantiscono  la buona visibilità reciproca tra automobilisti e pedoni. In alcuni tratti, specie sul lungomare, viene, forse, impedito al conducente di individuare con anticipo la presenza dei pedoni sulle strisce, e purtroppo l’evento luttuoso di questi giorni ne sancisce il risultato. Si è realizzata la pista ciclabile sul lungomare: un capolavoro di una semplicità e ingenuità sconvolgenti, un esercizio infantile di geometria unendo 2 punti distanti un paio di kilometri sul lungomare.

Ci domandiamo a cosa serve se non si sono realizzate le perpendicolari che conducono nel centro Città: questa è la vera mobilità e non gli anelli o circuiti! Il ciclista è un utente nobile e che va privilegiato perché realizza una duplice finalità: in assoluto è la migliore risposta in termini di impatto ambientale ed è  un elemento di moderazione del traffico. Occorrono scelte di gestione rigorose, innovative, selettive e  lungimiranti

 

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