Plastic Free, Legambiente ci invia la bozza di Delibera, già inviata al sindaco il 19 febbraio

Legambiente Terracina
15/05/2019
Comunicati Stampa
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A complemento del Comunicato pubblicato in data 11/05/2019 (http://www.terracinanotizie.net/notizie/comunicati-stampa/2451/plastic-free-beaches-la-parola-a-legambiente)  e nell’intento di procedere a chiarire ulteriormente quanto successo a nostro ipotetico danno ed essendo stati informati da alcune redazioni in provincia che insieme al comunicato stampa è stato inviato da parte del WWF e RIFIUTI ZERO anche il documento presumibilmente protocollato al Comune di Terracina, inviamo, a maggior tutela del diritto di informazione, copia della nostra PEC originale con cui abbiamo inviato al Sindaco il 19 febbraio scorso.

Aggiungiamo che il nostro documento è stato utilizzato all’interno di un gruppo di lavoro nazionale Legambiente-Chimica Verde per la costruzione di un Vademecum Comuni Plastic Free che verrà presentato alla stampa oggi, 17 maggio, in occasione di un Convegno internazionale, e pertanto la vicenda, seppur locale, ha acquisito una caratura nazionale. 

Egregio Sig. Sindaco Dott. Nicola Procaccini,  in occasione dell'evento pubblico, di cui all'allegata Locandina, che si svolgerà il prossimo venerdì a Latina e al quale è stata invitata la rete Plastic Free Beaches Terracina E DURANTE LA QUALE VERRA' ANNUNCIATA LA PRESENTAZIONE DELLA BOZZA DI DELIBERA AL COMUNE DI TERRACINA, e alla luce dei numerosi Comuni che stanno aderendo con delibere di indirizzo e con ordinanze relativamente al tema della riduzione plastica, consegnamo una bozza di delibera ispirata all'azione corrente del Ministero dell'Ambiente, bozza predisposta dal Circolo e dalla Rete PFBT e frutto di un serio lavoro di approfondimento.  

Il Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Generale Costa, ha lanciato la campagna “Plastic Free Challenge (#PFC)” con la quale ha invitato, la società civile e le Istituzioni, ad eliminare la plastica monouso, considerata una gravissima forma di inquinamento degli oceani e non solo e, nella stessa occasione, ha sottolineato la necessità che le Istituzioni sposino per prime la predetta campagna dando il buon esempio alla cittadinanza tutta, pertanto l’Amministrazione comunale, aderendo alla campagna di sensibilizzazione, potrebbe dare un segnale forte ai cittadini e, al contempo, lanciare un messaggio di civiltà con riferimento alla lotta alla plastica.

Consideriamo cruciale quindi che il Comune di Terracina, dopo aver aderito al protocollo della rete PFBT che è valso come garanzia di impegno per il Ministero e che ha comunque permesso al Comune di Terracina di entrare nella lista dei Comuni aderenti alla campagna,  si impegni, come Ente pubblico, formalmente a rimuovere ogni ostacolo verso la piena adozione di uno stile #plasticfree anche nelle forniture pubbliche e sia di esempio per tutte le categorie economiche nella conversione ad altri materiali non derivanti dal petrolio soprattutto per l"usa e getta".  Inoltre un territorio #plasticfree è anche un importante brand turistico da valorizzare e su cui stanno scommettendo già molti Comuni costieri della penisola.

BOZZA DI DELIBERA PREDISPOSTA A CURA DELLA RETE PLASTIC FREE BEACHES TERRACINA ELABORATA DAL CIRCOLO LEGAMBIENTE TERRACINA “PISCO MONTANO”

PREMESSO CHE

- annualmente vengono prodotti a livello mondiale 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni finiscono nell'oceano

-  le materie plastiche sono le componenti principali (fino all’85%) dei rifiuti marini (marine litter) trovati lungo le coste, sulla superficie del mare e sul fondo dell'oceano

- l’art. 9-bis D.L. 91/2017, come convertito in legge dall’art. 1 L.123/2017, prescrive il divieto definitivo di commercializzazione di contenitori non biodegradabili non rispondenti alla normativa comunitaria ed alle norme tecniche approvate a livello comunitario;

- le Pubbliche Amministrazioni, in base alla normativa vigente, hanno l’obbligo di predisporre ogni azione di prevenzione e riduzione delle quantità di rifiuti e devono svolgere, altresì, azioni rivolte alla valorizzazione, studio ed introduzione di sistemi integrati per favorire il massimo recupero di energie e di risorse;

- i singoli Comuni devono impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata finalizzata al riutilizzo, riciclaggio e recupero delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili riducendo, in modo sensibile, la quantità di rifiuti secchi indifferenziati da conferire nelle cosiddette discariche.

- l’Italia è uno dei principali produttori europei di stoviglie di plastica monouso, con un consumo pro capite di quasi due kg ogni anno;

- le stoviglie monouso sono polimeri a base di petrolio che, se non correttamente smaltiti, restano in ambiente per anni, causando danni gravissimi all’ecosistema. Secondo uno studio recente, ogni anno, finiscono in mare, direttamente o indirettamente, otto milioni di tonnellate di rifiuti plastici.

- la produzione di tali oggetti necessita di un enorme dispendio di energia con cicli produttivi particolarmente inquinanti.

- le microplastiche rappresentano un ulteriore problema per la gestione del marine litter. Esse possono trovarsi nei prodotti cosmetici e per l’igiene personale e nei prodotti industriali, o provenire da pezzi di plastica più grandi che si degradano; variano per dimensioni, ma si tratta in genere di particelle di plastica di dimensione inferiore ai 5 millimetri, che possono quindi passare con facilità attraverso i filtri delle acque reflue, rendendo impossibile il loro recupero una volta in mare.

- tutto ciò configura una minaccia per gli organismi marini, per gli equilibri degli ecosistemi e per l’uomo posto che, neppure la catena alimentare, è immune dai rischi di contaminazione soprattutto a causa delle microplastiche derivanti dalla degradazione dei rifiuti plastici in mare con implicazioni significative su importanti settori economici come il turismo, la pesca, l'acquacoltura

CONSIDERATO CHE

- Il 16 gennaio 2018 la Commissione europea ha adottato la “Strategia europea per la plastica” al fine di: rendere riciclabili tutti gli imballaggi di plastica nell’UE entro il 2030; affrontare la questione delle micro plastiche in particolare di quelle aggiunte intenzionalmente nei prodotti che dovrebbero essere bandite; frenare il consumo di plastica monouso e il marine litter (attraverso una proposta legislativa);

- lo scorso 28 maggio, la Commissione Europea, sottolineando ancora una volta la gravità del problema dei rifiuti di plastica, ha introdotto nuove norme per ridurre gli stessi. Si è proposto, infatti, di mettere al bando la produzione di alcuni prodotti di plastica tra cui piatti, posate, cannucce, agitatori per bevande. Questi prodotti potranno essere sostituiti con altri di materiali diversi dalla plastica. Tali proposte passeranno ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio.-

- Una delle misure presentate dalla Commissione europea nell'ambito della strategia prevede il bando di bastoncini per la pulizia delle orecchie, posate, piatti e cannucce di plastica monouso. Inoltre, entro il 2025, gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande.

- Dal 1° gennaio 2019 sarà vietato vendere sul territorio nazionale i bastoncini per la pulizia delle orecchie in plastica, potranno essere venduti solo quelli biodegradabili. I bastoncini non possono essere gettati nei servizi igenici e negli scarichi

- Dal 1° gennaio 2020 sarà, inoltre, vietato mettere in commercio prodotti cosmetici che contengano microplastiche. Sono in corso campagne di raccolta dei rifiuti in plastica dai fondali marini

- Il Ministero dell’Ambiente ha avviato un percorso per diventare “plastic free” e sta sollecitando tutte le amministrazioni pubbliche affinchè siano da esempio ai cittadini, bandendo la plastica monouso.

- il Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Generale Costa, ha lanciato la campagna “Plastic Free Challenge (#PFC)” con la quale ha invitato, la società civile e le Istituzioni, ad eliminare la plastica monouso, considerata una gravissima forma di inquinamento degli oceani e non solo e, nella stessa occasione, ha sottolineato la necessità che le Istituzioni sposino per prime la predetta campagna dando il buon esempio alla cittadinanza tutta; - l’Amministrazione comunale, aderendo alla campagna di sensibilizzazione, potrebbe dare un segnale forte ai cittadini e, al contempo, lanciare un messaggio di civiltà con riferimento alla lotta alla plastica;

- lo scorso 18 marzo il Comune di Terracina con la Delibera di Giunta n.51 del 19 marzo ha aderito alla rete Plastic Free Beaches Terracina” – una rete permanente territoriale nata dalla proposta del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano, il quale ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Programma “Beyond Plastic Med”  della Fondazione Principato di Monaco,  rete nata sul modello di Multistakeholder Governance Network, presentato da Legambiente all’Onu, che vede come coordinatori il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” e il Sindacato Italiano Balneari di Terracina, e come membri aderenti il Comune di Terracina, la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera di Terracina, l’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse, Associazione Chimica Verde Bionet, Confcommercio, le ditte gestori dei rifiuti e del servizio idrico, le scuole, i balneari, i pescatori, i ristoratori e albergatori e i consorzi turistici, i consorzi di acquisto tutti sottoscrittori di un protocollo di intesa ufficialmente deliberato dal Comune di Terracina con una serie di iniziative legate alla educazione ambientale e alla cura delle spiagge e alle campagne nazionali di Legambiente (Beach Litter, Fishing for Litter, Spiagge e Fondali Puliti, Goletta Verde);

- lo scorso 25 maggio è stata avviata con il patrocinio del Comune di Terracina e su proposta della Rete Plastic Free Beaches Terracina un progetto pilota di Fishing for Litter, uno dei quattro progetti pilota regionali e nazionali, per la raccolta delle plastiche in mare, in collaborazione con le Cooperative dei Pescatori di Terracina, progetto che ha avuto una risonanza regionale e nazionale ;

- Il Comune di Terracina ha già aderito alla campagna ministeriale - su sollecitazione della Rete “Plastic Free Beaches Terracina” - in data 10 novembre 2018 e risulta già tra gli aderenti alla campagna, come è possibile vedere al link http://www.minambiente.it/pagina/come-aderire

RILEVATO CHE

- l’utilizzo, negli uffici pubblici, di sole stoviglie compostabili o tradizionali e di prodotti ed imballaggi biodegradabili, possibilmente ottenuti utilizzando materie prime di recupero, permetterebbe di ridurre al minimo i rifiuti prodotti;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

- ad aderire pienamente all’iniziativa #PFC (Plastic Free Challenge) promossa dal Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare;

- ad aderire pienamente alla iniziativa #LazioPlasticFree promossa dalla Regione Lazio

- ad introdurre, pertanto, negli uffici comunali, l’utilizzo esclusivo di posate, piatti, bicchieri, bottiglie e sacchetti tradizionali o in materiale biodegradabile e compostabile, con conseguente divieto assoluto di utilizzo di plastica usa e getta;

- ad eliminare la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e sostituire la fornitura con distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica.

 - ad eliminare gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica.

- a limitare la vendita di prodotti con imballaggio eccessivo (merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati), privilegiando l’offerta di spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi, nei minibar o nelle mense interne.

- a fornire o invitare i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde

- a non utilizzare plastica monouso durante eventi aziendali e/o riunioni

- a dare immediata informazione di tale divieto ed a promuovere una campagna di informazione e di sensibilizzazione per tutti i dipendenti del Comune di Terracina, nelle scuole ed alle aziende/cooperative in relazione ad appalti di servizi socio-sanitari stipulati con l’amministrazione comunale promuovendo azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i dipendenti;

- a predisporre l’avvio di una importante campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza finalizzata alla futura estensione del divieto su tutto il territorio comunale, lanciando il brand #TerracinaPlasticFree, in collaborazione con la rete #Plastic Free Beaches Terracina

- a ricercare finanziamenti in ambito regionale e nazionale come Comune Plastic Free;

- a partecipare alla selezione dei Comuni Plastic Free, all’interno della campagna Legambiente “Comuni Ricicloni”;

- ad impegnare la Ditta Gestore RSU appaltatrice del servizio nella ottimizzazione della filiera dello smaltimento della plastica a fini di supportare riuso, riciclo e rigenerazione;

- ad agevolare tutte le categorie economiche presenti sul territorio nell’uso delle bioplastiche sostitutive anche attraverso protocolli di intesa con i soggetti firmatari del protocollo Plastic Free Beaches Terracina, tenendo conto che Terracina, come Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” è anche un nodo ufficiale della Associazione Nazionale Chimica Verde- BIONET, dedicato alla attuazione della Plastic Strategy europea nazionale.

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