I Comuni di Fondi, Monte San Biagio, Sperlonga e Terracina, sono seriamente preoccupati per le sorti del Consorzio di Bonifica di Fondi e Monte San Biagio a seguito della L.R. 10/8/2016 n. 12 che vedrebbe lo stesso accorpato al Consorzio di Bonifica di Latina.
Eâ quanto emerso dallâ incontro tenutosi presso il Comune di Monte San Biagio(capofila) dellâ11 giugno c.m. I rappresentati dei comuni interessati ribadiscono lâimportanza storica, strategica ed operatività del Consorzio di Bonifica di Fondi e Monte San Biagio per lâintero Comprensorio ed in particolare per il comparto agricolo grazie alla sua attività per la difesa e sicurezza del suolo, nonché per la distribuzione delle acque uso irriguo. Un territorio particolarmente vulnerabile dove canali, laghi, montagne e mare si intrecciano tra loro tanto da creare un ecosistema naturale e paludoso unico e rischioso nel suo genere.
Una conferma di tutto ciò viene anche ribadito da uno studio dellâENEA e dallâIstituto Economico di Milano che mette in evidenza come nella piana di Fondi e Monte San Biagio, senza lâazione costante e continua negli anni del Consorzio di Bonifica di Fondi e Monte San Biagio, si sarebbe dovuto investire un capitale di oltre 500 milioni di ⬠per la salvaguardia del Comprensorio sia dallâinnalzamento del livello medio marino di circa 35 cm., sia da alluvioni, smottamenti, frane ed esondazioni, con gravissimi danni per lâintero territorio.
Pertanto i Sindaci del Comprensorio, anche sulla scorta dellâadesione dei comuni di Minturno, Castelforte e Santi Cosmi e Damiano al Comprensorio del Sud Pontino approvata dalla Regione Lazio, CHIEDONO alla Regione Lazio anche per il tramite dei suoi rappresentati politici provinciali, nessuno escluso, di âRIDARE PIENA AUTONOMIA OPERATIVA E GESTIONALEâ al Consorzio di Bonifica di Fondi e Monte San Biagio, che consente snellezza operativa e vicinanza ai cittadini delle nostre comunità di cui noi siamo rappresentanti a pieno titolo. Inoltre i Comuni del Comprensorio si augurano lâapertura immediata di un tavolo tecnico collaborativo con la Regione Lazio sul problema Bonifica ed Ambientale, che possa più realisticamente interpretare bisogni ed esigenza, discutendo e programmando insieme interventi e progettazioni per il bene comune dellâintero comprensorio, quindi ripensando a quanto stabilito dalla L.R. 12/2016, ma ripartendo dalla L.R. 53/98 (legge Meta), ancor oggi attuativa per i Comprensori Di Bonifica.